Grande sorpresa in Ligue 1, con la sconfitta dei ragazzi di Deschamps in quel di Brest. Le “Fenici” rompono così lo splendido filotto di risultati utili consecutivi a causa di un 1 a 0 contornato da molte attenuanti. In un ambiente molto caldo come quello del club bretone, i marsigliesi sono scesi in campo con il solito 4-2-3-1 che ha visto: Mandanda in porta; Azpilicueta, Fanni, Nkoulou e Morel in difesa; una linea mediana composta dalla coppia Kaborè–Cheyrou e Amalfitano, Valbuena e Jordan Ayew alle spalle di Brandao. Di contro, i padroni di casa hanno risposto con un 4-3-2-1 con: Elana in porta; Baysse, Martial, Zebina e Daf dietro; Grougi, Guidileye e Coulibali a centrocampo e con Lesoimier e Khaled a servizio del centravanti Ben Basat.
In uno “Stade Francis-Le Bié” gremito, gli ospiti possono tranquillamente lamentare una svista arbitrale al venticinquesimo secondo, quando Martial ha abbattuto Brandao in area scatenando le proteste della punta brasiliana, che si è vista così negare un sacrosanto calcio di rigore. Dall’altro lato il Brest ha risposto bene, chiudendo gli spazi e ripartendo pericolosamente. Proprio in seguito ad un velenoso contropiede viene assegnato il corner decisivo, che porta al vantaggio dei bretoni con un colpo di testa di Baysse su assist di Grougi. Da qui in poi l’OM ha cercato di riprendere il risultato e, pur dovendo recitare il “mea culpa” in parecchie occasioni, è sfortunato quando al 32’ colpisce il palo sempre con Brandao. Nel secondo tempo entrano Gignac ed André Ayew al posto di Amalfitano (fresco di convocazione in nazionale) e della punta carioca, ma non cambia il punteggio.
In virtù di questo ko, il club del presidente Vincent Labrune resta a quota 39 punti con una partita da recuperare, ma pur sempre a -7 dal terzo posto occupato dal Lille.