E’ diventata una scomoda abitudine per Ranieri quella di doversi presentare davanti alle telecamere per commentare una sconfitta dei suoi uomini. Dopo Roma, Novara, Bologna e Marsiglia, la scena si è ripetuta contro il Napoli.
Una situazione anomala, anche per un tecnico esperto come Sir Claudio: “Non ricordo di aver mai vissuto nella mia carriera un mese così. Non è la fase più difficile della mia carriera ma sicuramente è la più strana – ammette il mister – e credo che neanche ai ragazzi sia mai successo di subire tutte queste sconfitte consecutive. Sapevamo che il Napoli era sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria sul Chelsea e ci avrebbe aggredito. Ha giocato bene, noi abbiamo preso un gol in contropiede, su una palla persa a centrocampo. Siamo tornati alla carica nel finale, ma non è bastato. La porta avversaria in questo periodo sembra stregata. E’ un anno di transizione ma dobbiamo tenere duro, restando compatti e mantenendo la giusta determinazione”.
“Cosa farebbe Ranieri se fosse al posto di Moratti? Non lo so, chiedetelo al presidente. Se fossi in lui, confermerei l’allenatore; ma non sono lui, quindi avete sbagliato il destinatario della domanda. Io non farò sicuramente un passo indietro perchè credo in questa squadra. Chiederò nuovamente ai miei ragazzi di non mollare, anche se è normale perdere autostima quando vedi che non te ne va bene una. Adesso è una sfida a noi stessi per tirare fuori l’Inter da questa situazione“.
“Desideravamo che questo brutto periodo si chiudesse questa sera (ieri, ndr), nuovamente a Napoli da dove era iniziato, ma non è stato così. I ragazzi ci stanno provando con tutte le loro forze e, prima o poi, questo incubo passerà. Scordiamoci il terzo posto, prendiamo una partita e vinciamola”.