Febbraio, una busta paga regalata

Il mese di febbraio è stato tra i più negativi della storia interista. Infatti, ha riservato solo delusioni per il popolo nerazzurro e per tutto l’ambiente che lo circonda: 6 gare disputate tra campionato e Champions League, 5 sconfitte, un pareggio e nemmeno una vittoria. Gol fatti 4, tutti da Milito in Inter-Palermo, gol subiti 14. Se allungassimo questo lasso di tempo di appena una settimana, ovvero portandolo fino al 25 gennaio, data dell’eliminazione in Tim Cup ad opera del Napoli, ci accorgeremmo che i numeri sono ancora più impietosi. Alle sei disastrose gara di febbraio, aggiungeremmo così altre due sconfitte, che vanno ad attaccarsi alla striscia negativa sopraelencata. Oltre alla già citata sconfitta al San Paolo costata l’eliminazione dalla coppa nazionale, c’è da archiviare anche quella al Via del Mare di Lecce, dove Giacomazzi giustiziò un’Inter già in apnea.

Negli ultimi anni il tifoso interista si era abituato ad un certo stile di vita. Le stagioni peggiori terminavano almeno con una Tim Cup in bacheca. Adesso, invece, rischia di vedersi estromesso dalle coppe europee del 2012/2013 e, se con l’Olympique Marsiglia non si dovesse ribaltare l’1-0 dell’andata, fuori dalla lotta per tutte le competizioni già a febbraio. Sembra di essere tornati ai tempi pre-calciopoli, quando si faceva fatica ad agguantare i preliminari per accedere alla Champions League dell’anno seguente. Ad inizio stagione il pensiero comune era quello che questa Inter probabilmente, con la partenza di Eto’o, non sarebbe più stata competitiva come prima. Però non così. Non così in basso. Le sconfitte interne con Bologna e Novara sono l’emblema di una squadra, ma anche di una società, in coma. La stagione partì male con Gasperini ma, di questo passo, potrebbe finire peggio, con o senza Claudio Ranieri.

Eppure, ad un certo punto, in questa sciagurata stagione, le cose non stavano andando poi così male. Infatti, tra novembre e gennaio, la cura Ranieri funzionava eccome. Le otto vittorie in campionato su nove gare disputate sembravano aver dato nuovo slancio ad una stagione iniziata zoppicando, tanto da spingere alcuni senatori, stando ad alcune voci vicine all’ambiente nerazzurro, ad andare a batter cassa dal presidente Moratti. Non si sa quale sia stata la risposta dei piani alti di corso Vittorio Emanuele, ma di certo, dopo questo incredibile filotto negativo che speriamo si possa interrompere domenica a San Siro contro il Catania, nessuno rinuncerà alla busta paga di febbraio, nonostante il mese di assenteismo di tutta la squadra.

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