Negli ultimi anni il tifoso interista si era abituato ad un certo stile di vita. Le stagioni peggiori terminavano almeno con una Tim Cup in bacheca. Adesso, invece, rischia di vedersi estromesso dalle coppe europee del 2012/2013 e, se con l’Olympique Marsiglia non si dovesse ribaltare l’1-0 dell’andata, fuori dalla lotta per tutte le competizioni già a febbraio. Sembra di essere tornati ai tempi pre-calciopoli, quando si faceva fatica ad agguantare i preliminari per accedere alla Champions League dell’anno seguente. Ad inizio stagione il pensiero comune era quello che questa Inter probabilmente, con la partenza di Eto’o, non sarebbe più stata competitiva come prima. Però non così. Non così in basso. Le sconfitte interne con Bologna e Novara sono l’emblema di una squadra, ma anche di una società, in coma. La stagione partì male con Gasperini ma, di questo passo, potrebbe finire peggio, con o senza Claudio Ranieri.
Eppure, ad un certo punto, in questa sciagurata stagione, le cose non stavano andando poi così male. Infatti, tra novembre e gennaio, la cura Ranieri funzionava eccome. Le otto vittorie in campionato su nove gare disputate sembravano aver dato nuovo slancio ad una stagione iniziata zoppicando, tanto da spingere alcuni senatori, stando ad alcune voci vicine all’ambiente nerazzurro, ad andare a batter cassa dal presidente Moratti. Non si sa quale sia stata la risposta dei piani alti di corso Vittorio Emanuele, ma di certo, dopo questo incredibile filotto negativo che speriamo si possa interrompere domenica a San Siro contro il Catania, nessuno rinuncerà alla busta paga di febbraio, nonostante il mese di assenteismo di tutta la squadra.
This post was last modified on 1 Marzo 2012 - 14:58