Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà a Torino la Juventus, nella gara valida per la 29^giornata di serie A.
In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Ranieri nella consueta conferenza della vigilia.
In un derby d’Italia come Juventus-Inter quanto è importante la classifica?
“So cosa significa il derby d’Italia perchè sono stato dall’altra parte. Ovviamente rischiano più loro a livello di classifica, perchè il Milan potrebbe allontanarsi ulteriormente. Credo abbiano anche il timore che l’Inter possa violare per prima il loro stadio”.
Giocare senza avere nulla da perdere potrebbe aiutare l’Inter?
“Potrebbe, anche se nelle ultime partite ho visto un’Inter più leggera. Siamo pronti ad affrontare questa Juventus, una squadra che sta facendo molto bene”.
Che differenza c’è tra il secondo posto della Juve di Ranieri e il secondo posto di Conte?
“Io presi una squadra che veniva dalla B, ora si sta costruendo un nuovo progetto. E’ cambiata la filosofia ed è cambiato il budget. Io credo di aver fatto bene il mio lavoro, considerando che la ricostruzione sarebbe dovuta avvenire nell’arco di 5 anni”.
I suoi “sponsor” le danno poche speranze di restare sulla panchina dell’Inter anche la prossima stagione. Una scintilla domani sera potrebbe cambiare gli scenari?
“Io cerco sempre di dare il massimo e sono convinto che questa squadra possa far bene nelle ultime 10 gare. Poi vedremo quello che succederà”.
Guarin è pronto per essere convocato?
“Vediamo oggi pomeriggio nella rifinitura. Si è allenato bene in settimana”.
Alvarez, invece, come sta?
“Il problema al ginocchio gli ha creato qualche ripercussione al polpaccio. Finchè lo staff medico non mi dà l’ok, io non posso utilizzarlo”.
Qual è l’obiettivo dell’Inter adesso?
“Vincere domani sera, sperando che possa darci una scossa. E’ una grande gara e certe partite vanno sempre giocate con l’obiettivo di vincerle, anche se non partiamo da favoriti”.
La partita di domani, per lei, vale più di tre punti?
“A me interessa che l’Inter faccia bene. Le cose personali vengono dopo”.
Quest’anno prima di Juve-Inter si è parlato meno di Calciopoli. E’ un segnale positivo?
“Quella è stata una parentesi bruttissima per il nostro calcio, mettiamola da parte. Sembra strano che in Italia si parli solo di calcio… ma per una volta va bene così”.
La squadra può aver staccato la spina perchè non abituata a lottare per traguardi minori?
“Ci può stare tutto, soprattutto per chi è abituato a competere per grandi obiettivi. Noi, però, dobbiamo essere professionisti fino all’ultimo giorno del nostro contratto e dare sempre il massimo”.
Le è dispiaciuto non portare a termine il progetto con la Juve?
“Dovunque io sia andato, sono andato per costruire. Il mio karma è quello. Non scendo a compromessi, quindi va bene così. Venivo escluso dalla scelta dei giocatori, quindi non si poteva andare avanti…”
C’è una qualità della Juventus che vorrebbe vedere nella sua squadra?
“Parlano tutti di ‘triplete’ e l’Inter l’ha fatto non molto tempo fa. La qualità dell’Inter è superiore a quella di tutte le altre squadre, ha marcato un’epoca. Per un anno le cose non sono andate come dovevano andare, ma l’Inter resta il faro del calcio italiano”.
Se potesse togliere un giocatore alla Juventus, chi toglierebbe?
“Beh, se potessi avere io Pirlo, sistemerei qualche cosa (sorride, ndr)“.
L’Inter farà da arbitro per la corsa scudetto?
“Credo che Juventus e Milan lotteranno fino in fondo per lo scudetto. Dovendole affrontare tutte e due potremmo essere l’ago della bilancia”.
L’Inter di oggi è in grado di competere con la Juventus sul piano atletico?
“Quando siamo rimasti compatti abbiamo fatto grandi partite, quindi è normale che si debba correre”.
Se dovessero esserci in campo sia Pazzini sia Milito, chi tirerebbe il rigore?
“Sta a loro in quel momento. Chi se la sente lo tira, ma il primo rigorista è Milito”.