Durante la trasmissione “Prima Serata”, i tre neocampioni d’Europa nerazzurri hanno svelato innanzitutto le loro caratteristiche: “Tra le mie qualità principali c’è la progressione – spiega Longo – quindi più spazio ho a disposizione, meglio mi trovo; quando ho spazi, per me tutto diventa più facile. Non è un caso che abbia segnato in proporzione più gol nella Next Generation Series rispetto al campionato, dove le difese sono più chiuse. Chi è il mio idolo? Mi ispiro a Fernando Torres“.
Si passa quindi al centrocampo e a Lorenzo Crisetig, che mostra subito di avere le idee chiare sui modelli da prendere come esempio: “Tengo fede ai colori nerazzurri, i miei idoli sono in primis Esteban Cambiasso e Dejan Stankovic. Da loro ho capito l’importanza del lavoro quotidiano e dell’umiltà”. Valore, quest’ultimo, che non manca sicuramente al giovane M’Baye: “Credo di essere molto umile e spesso sono anche troppo timido – rivela il terzino senegalese – Tecnicamente non so, meglio che non sia io a parlare. Io faccio quello che mi chiede l’allenatore cerco di farlo sempre al meglio. Ho la fortuna di poter contare, durante le partite, su tutti i compagni da Crisetig a Duncan, ma anche Kysela e Di Gennaro”.
Si parla tantissimo di ‘ricambio generazionale’ in casa nerazzurra ma, come aveva già spiegato Stramaccioni, il salto dalla Primavera alla Prima Squadra non è così semplice e va fatto gradualmente: “L’esperienza che hanno certi giocatori non può essere confrontata con quella dei ragazzi – conferma Longo – sicuramente se i giovani trovano spazio all’interno di un gruppo in Prima Squadra avranno bisogno di tempo per ambientarsi, non si trasformeranno in fenomeni, ma nemmeno disimpareranno a giocare di colpo. Se mi chiamassero ora? Per me sarebbe la prima esperienza e quindi non mi sento di dire che sarei pronto, ma sicuramente darei tutto per dimostrare il mio valore“.
Restando in argomento, i ragazzi commentano la ‘promozione’ del loro mister, passato dopo il trionfo di Londra sulla panchina della Prima Squadra: “E’ successo tutto di colpo – spiega Crisetig – però mi ha fatto piacere perché Stramaccioni, oltre a essere una bravissima persona, è un ottimo allenatore. Non abbiamo mai avuto modo di pensare a queste circostanze, siamo sempre stati concentrati sulle nostre competizioni”.
In chiusura un doveroso pensiero per il presidente Moratti, accorso a Londra per stare vicino alla squadra in occasione della finale di Next Generation Series: “Non so chi possa aver detto che il Presidente non abbia più voglia o passione per l’Inter; con noi è stato splendido ci ha dimostrato ‘amore’ e tanta voglia nel gestire e far crescere questo gruppo. Noi teniamo particolarmente a questi colori, per noi sono tutto; ogni sabato, quando indossiamo la maglia, è sempre una grande emozione. Di questi colori conosciamo la storia, sappiamo quanti tifosi li pensano e li sognano e questo è per noi è un grosso un piacere e orgoglio“.
This post was last modified on 27 Giugno 2013 - 00:56