L’Udinese, reduce dalla sconfitta dell’Olimpico contro la Roma, dovrà ancora rinunciare a Benatia, oltre al lungodegente Isla, decisivo nella gara d’andata e out per l’intera stagione. Al posto del marocchino confermato Coda, che formerà il terzetto difensivo con gli altri due centrali Danilo e Domizzi.
A centrocampo, Guidolin dovrà fare a meno dello squalificato Pinzi; l’ex laziale verrà sostituito da Pazienza, che opererà davanti alla difesa, con Asamoah e Fernandes, a segno nelle ultime due uscite, ai suoi lati. I due esterni saranno Pereyra che, grazie all’assenza per infortunio di Basta, sta guadagnando sempre più spazio e consensi, e Armero, le cui quotazioni sono in forte ribasso dopo le ultime deludenti prestazioni che hanno spinto Guidolin a preferirgli Pasquale nella gara di mercoledì.
Nel ruolo di trequartista ballottaggio tra Torje e Barreto, col rumeno favorito per partire dall’inizio e ispirare lo spauracchio di nome Totò Di Natale: l’attaccante napoletano, che anche in questa stagione, a 35 anni suonati, ha raggiunto quota 20 gol, è intenzionato a colmare il gap di 3 reti che lo separa da Ibrahimovic e conquistare, per il terzo anno consecutivo, il titolo di capocannoniere.
L’Udinese, rispetto alle altre big del campionato che adottano la difesa a 3 (Juventus e Napoli), si caratterizza per un atteggiamento molto più conservativo; l’imperativo è non prenderle. Il 3-6-1, è l’ultima invenzione di Guidolin; un catenaccio di ultima generazione che mira a creare densità in mezzo al campo e a ripartire rapidamente con i due esterni, il finto trequartista e le due mezzali che si inseriscono negli spazi creati da Di Natale.
Una squadra da contropiede, dal rendimento casalingo impressionante: 11 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta rocambolesca rimediata col Milan. Con soli 10 gol subiti, che insieme ai 22 incassati fuori casa, rendono i friuliani la terza miglior difesa del campionato dopo le due prime della classe.
This post was last modified on 13 Aprile 2012 - 21:20