Terminata la prima fase del campionato di categoria ed aspettando le Final Eight, è possibile iniziare a tracciare un primo bilancio dell’annata della Primavera nerazzurra. Grazie all’ottimo lavoro di Stramaccioni, mister Bernazzani arriva alle porte dell’ultimo atto della stagione agonistica con una squadra oramai collaudata e solida, consapevole inoltre di aver raggiunto già un importante traguardo per la società con la conquista della Next Generation Series.
La stagione regolare ha visto l’Inter vincere il Girone B conquistando 53 punti in 26 giornate frutto di 16 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte chiudendo con la miglior difesa (sole 21 reti subite, ndr) ed il secondo miglior attacco con 51 gol all’attivo. A causa dei tanti impegni, per via della NextGen Series, il girone d’andata è stato a tratti balbettante con il momento di massima difficoltà tra novembre e dicembre quando sono arrivate le uniche due sconfitte casalinghe contro Chievo Verona e Bologna. I ragazzi di Stramaccioni sono però riusciti a reagire ed il filotto di cinque vittorie consecutive (contro Verona, Milan, Cesena, Albinoleffe e Vicenza, ndr) tra febbraio e marzo ha sistemato la classifica permettendo a Bernazzani di gestire con relativa tranquillità le ultime giornate.
Passando ai singoli, sono tanti i ragazzi che meritano ben più di una semplice citazione.
Innanzitutto Daniel Bessa. Il trequartista italobrasiliano, classe ’93, è stato il miglior marcatore della squadra con dieci reti ed ha deliziato con continuità la platea con le sue giocate dimostrando di essere cresciuto sotto il profilo comportamentale, miglioramento che fa ben sperare in vista di un possibile rapido approdo al calcio professionistico.
C’è poi Samuele Longo. Pur segnando soltanto otto gol il numero 9 è stato autore di un’ottima stagione nella quale si è messo in luce, oltre che per le qualità fisiche e tecniche, per uno spirito di sacrificio ed abnegazione che ne fanno il prototipo dell’attaccante moderno.
Non si può non parlare poi di Lorenzo Crisetig. Il centrocampista, classe ’93, è stato uno dei protagonisti indiscussi dei successi della squadra. I piedi buoni, l’ottimo passo e la personalità lo rendono probabilmente il giocatore più pronto al salto nel calcio vero tant’è che per lui già si parla di un possibile approdo al Parma (società che ne detiene metà del cartellino, ndr) per acquisire quell’esperienza necessaria per poi tornare da protagonista ad Appiano Gentile.
Doveroso poi parlare del portiere Di Gennaro (’93) che dopo alcuni problemi fisici ha conquistato il posto da titolare durante l’anno a suon di ottime prestazioni; dei centrali di difesa Kysela (’92) e Spendlhofer (’93) che sono riusciti a sopperire alla lunga assenza di Bianchetti, titolare nel ruolo ai nastri di partenza; del classe ’94 Ibrahima Mbaye che nonostante la giovane età si è imposto nell’inedito ruolo di terzino destro, lui che è un difensore centrale; di Alfred Duncan ed Andrea Romanò, centrocampisti entrambi classe ’93, che con Crisetig formano probabilmente il miglior centrocampo della categoria e dulcis in fundo merita di essere citato il croato Marko Livaja (’93), arrivato a gennaio dal Cesena e subito capace di conquistarsi un posto da titolare in attacco al fianco di Bessa e Longo.
Ora un mese di allenamenti, fondamentali per Bernazzani per conoscere a fondo il gruppo a disposizione, e poi sarà il momento delle Final Eight a Gubbio e Foligno. Tre partite per conquistare il tanto agognato “Tricolore”.