Domani, alle ore 15, l’Inter affronterà il Cesena allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 35^giornata di serie A.
In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.
Quali insidie nasconde la sfida con il Cesena?
“Per loro è sicuramente un momento brutto perchè coincide con la retrocessione, ma analizzando le ultime prestazioni il Cesena ha perso solo con la Juventus, facendo comunque un’ottima partita e subendo gol a dieci minuti dalla fine. Ci vorrà una grande Inter. Ci siamo guadagnati una partita importante da giocare davanti ai nostri tifosi e vogliamo fare bene”.
Che giudizio ti sei fatto dell’addio di Guardiola?
“Non ho elementi per dare un giudizio su una cosa di questo livello anche perchè non mi piace guardare in casa degli altri”.
Il Presidente ha detto di pensare solo a te per il futuro. Ti hanno fatto piacere le sue parole?
“Sono parole che mi danno forza e mi caricano ancora di più. Moratti è con noi e siamo tutti uniti per cercare di finire alla grande il campionato”.
Visti gli scontri diretti di questo weekend, possiamo dire “ora o mai più”?
“Voi lo dite tutte le settimane. E’ sicuramente una giornata importante ma è ancora lunga e l’Inter pensa alla sua partita”.
Stai facendo un pensierino alla riconferma? Per te sarebbe un sogno che si realizza?
“Il sogno è essere stato scelto, lo dico sinceramente. Mi sento l’allenatore dell’Inter e il mio futuro è Inter-Cesena. Tutto il resto verrà valutato il 15 maggio”.
Come sta Milito? Potrebbe fare posto a Pazzini domani?
“Diego sta bene, ma non è mai stato male. Ha accusato un affaticamento a Udine ma si è allenato regolarmente fino a oggi. Giampaolo sta benissimo e non sono vere le cose che sento. E’ carico ed è uno di noi. Anche adesso che è stato fuori due partite per motivi diversi, si è allenato in maniera strepitosa. Sono convinto che domani sarà la sua partita”.
Non c’è giocatore che non chieda la tua conferma per l’anno prossimo…
“Allora vuol dire che mi hanno già fatto secco (sorride, ndr). A parte gli scherzi mi fanno piacere questi attestati di stima. Ringrazio chi ha parlato bene di me e anche chi non lo ha fatto, perchè tutti mi stanno dando grande professionalità sul campo”.
Tra Firenze e Udine sono cambiati ben 5 titolari. Si può dire che, tra le pretendenti al terzo posto, l’Inter è la squadra che sta meglio a livello di rosa?
“L’organico dell’Inter è un organico di grande livello e anche numericamente offre soluzioni diverse. Da quando sono arrivato io abbiamo avuto anche problemi di infortuni ma non mi sono mai preoccupato perchè credo nella rosa che mi è stata messa a disposizione”.
Com’è il tuo rapporto con lo staff medico?
“E’ ottimo. Franco Combi è un grande riferimento e mi è vicino. Cerchiamo di gestire al meglio i giocatori, tutelandoli dal punto di vista fisico”.
Quali sono le caratteristiche di Mbaye, alla prima convocazione con l’Inter dei grandi?
“Ibrahima è un difensore completo e duttile. La forza è la sua caratteristica principale. Con la Primavera si è messo in grande evidenza e viste le assenze contemporanee di Chivu, Samuel e Zanetti abbiamo pensato di portarlo con noi”.
La squadra vista a Udine, quanto si avvicina alla tua idea di Inter?
“E’ una domanda difficile. Il primo tempo di Udine è sicuramente il primo tempo migliore, sia per la qualità dell’avversario sia per la difficoltà della partita. Stiamo crescendo dal punto di vista del palleggio e per la prima volta abbiamo dato anche un segnale di maggiore solidità difensiva, non individualmente ma a livello di squadra”.
Quanto cambierebbe avere Pazzini e non Milito nel ruolo di unica punta?
“Cambia l’interpretazione negli ultimi venti metri, non l’interpretazione globale di squadra. Ovviamente dovremo cercare di mettere Giampaolo in condizione di esprimersi al meglio per quelle che sono le sue caratteristiche”.
Cos’è cambiato nell’Inter di Udine, dove anche Sneijder è risultato fondamentale dopo un periodo nel quale sembrava essersi perso?
“Wes ha fatto una partita straordinaria ma non è stato l’unico fattore della vittoria di Udine. E’ stata una vittoria di squadra, una prestazione importante a livello collettivo. C’era la voglia di dimostrare che non eravamo quelli di Firenze. Con rabbia e determinazione abbiamo cercato di fare la partita e chiunque abbia letto la formazione non può sostenere il contrario. Per fortuna ci siamo riusciti”.
Come sta Samuel?
“Samuel sta bene, ho preferito per le sue caratteristiche e per lo stato di forma generale portare altri giocatori. E’ stata una mia valutazione. Per noi Walter è imprescindibile ma deve stare bene. Torniamo al discorso della tutela pro-prestazione. Se tutto va bene lo riavremo a Parma”.
Forlan, invece, è tornato tra i convocati dopo l’esclusione contro l’Udinese…
“A Udine ho portato in panchina Zarate e Pazzini e in quel momento ho preferito loro due. Preferivo che Diego rimanesse ad allenarsi, si è allenato con impegno ed è pronto a dare il suo contributo”.
Come valuti le prestazioni di Nagatomo?
“Credo che Yuto abbia fatto una prestazione importante a Udine ma anche nelle partite in cui è subentrato ha dato il suo contributo. Contro il Siena ha procurato il rigore della vittoria, a Firenze ha creato una delle poche occasioni utili per andare in vantaggio. Mercoledì è stato perfetto perchè oltre alla consueta qualità nella proposizione, sta migliorando molto nell’uno contro uno difensivo”.
10 dei 22 convocati sono nati dopo il 1986. L’Inter del futuro è in queste convocazioni?
“Sono contento di questa osservazione perchè nei primi giorni mi avevano tartassato sotto questo aspetto (sorride, ndr). Serve tempo per inserire dei ragazzi e non lo dico ora che sono in prima squadra. E’ giusto inserire piano piano le nostre risorse ma in un contesto di progetto a medio-lungo termine. Non dobbiamo fare le cose in maniera avventata, anche perchè ci stiamo giocando molto”.
Ti piacerebbe avere a disposizione Lavezzi?
“Mi piacciono i miei giocatori…“