Allegri cala l’asso Boateng ma dovrà fare a meno di Thiago Silva

Un Milan rinvigorito nel morale sta preparando a “Milanello” in questi giorni la stracittadina milanese numero 210. Grazie alla vittoria contro l’Atalanta ed al mezzo passo falso della Juventus in casa contro il Lecce, i rossoneri si ritrovano inaspettatamente ad una sola lunghezza dai rivali con qualche flebile speranza di “Tricolore” al termine di un’annata caratterizzata dagli infortuni e da improvvisi cali di concentrazione.

Una stagione, quella rossonera, che inizia nel peggiore dei modi tra settembre ed ottobre raccogliendo solamente cinque punti nelle prime cinque partite e perdendo ben due scontri diretti a Napoli ed a Torino, ritrovandosi alla prima pausa per le nazionali a sei punti dalla squadra di Antonio Conte. Nonostante la preoccupazione per gli accidenti occorsi a due pedine importanti come Gattuso e Cassano, l’ottimo finale di 2011 permette alla squadra di Allegri di accorciare sui bianconeri e rientrare in lotta per il campionato continuando a braccetto con i rivali nei primi due mesi del 2012 nonostante due sconfitte (nel Derby d’andata e contro la Lazio all’Olimpico, ndr) sconcertanti per la poca convinzione e lucidità messa in mostra.

Si arriva così allo scontro diretto del 25 febbraio a San Siro con il Milan che passa in vantaggio all’inizio grazie ad una rete di Nocerino, domina per sessanta minuti la Juventus senza riuscire però a contenere il ritorno dei bianconeri nel finale di partita che porta al pareggio di Matri. Tra polemiche e discussioni per gli errori arbitrali a marzo il Milan riesce ad approffitare di una flessione della Juve (tre pareggi di fila contro Chievo, Bologna e Genoa, ndr) per entrare nel momento decisivo della stagione con quattro punti di vantaggio.

Il doppio impegno in Champions League contro il Barcellona però svuota di energie fisiche e mentali gli uomini di Allegri che perdono colpi pareggiando a Catania e contro il Bologna a San Siro e perdendo in casa contro la derelitta Fiorentina. La Juventus dal canto suo nello stesso periodo inanella otto vittorie consecutive prendendosi di forza la vetta ed opzionando la vittoria dello Scudetto fino allo scivolone col Lecce che ha riacceso le speranze dei rossoneri.

In tutti questi mesi Massimiliano Allegri è rimasto fedele al suo modulo 4-3-1-2 mettendo in luce una mancanza di flessibilità e fantasia che, a meno di miracoli, costerà cara al Milan. Con la prolungata assenza per infortunio di Aquilani, Boateng e Cassano (uomini chiave per l’interpretazione di questo tipo di gioco, ndr) il tecnico livornese si è intestardito senza proporre un’alternativa valida sia a livello di meri schemi che a livello di uomini.

Grazie soprattutto al rientro a pieno regime di Boateng e di Cassano negli ultimi dieci giorni il Milan è tornato a vincere ed ad offrire buone prestazioni. Ed è al ghanese, con la sua fisicità ed il suo senso del gol, che Allegri chiederà di fare la differenza nel Derby di domenica. Stante invece la probabile assenza in difesa di Thiago Silva, il tecnico dovrebbe affidarsi a Nesta e Yepes al centro della difesa ed è proprio lì che, con la qualità di Milito e Sneijder, che l’Inter dovrà provare a colpire per portare dalla sua parte la partita.

Un Derby che potrebbe contare poco a livello di classifica, dato che il futuro di entrambe le squadre è legato principalmente ai risultati delle avversarie, ma che come ogni stracittadina si preannuncia teso e ricco di emozioni.

 

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