Come il più classico dei lieto fine, riecco a mesi di distanza il vero Sneijder. Dopo una stagione altalenante in cui, a causa dei mille infortuni e di prestazioni non all’altezza, aveva lasciato il segno solo con i suoi “tweet”, Wesley è tornato in grande stile e sta trascinando l’Inter in questo finale di campionato.
Nell’arco di quattro giornate, il folletto olandese si è caricato la squadra sulle spalle e, a suon di gol (3) e ottime prestazioni, ha fatto aumentare il rammarico dei tifosi nerazzurri: che Inter sarebbe stata con questo Sneijder a disposizione in almeno la metà delle partite?
L’arrivo di Stramaccioni, sia per lui che per la squadra, è stato una manna dal cielo: Sneijder, protagonista in un modulo che esalta le sue caratteristiche, è tornato il campione di sempre. Resta il dubbio che sulla sua ritrovata voglia di incidere e sulla forma smagliante di questo ultimo periodo pesi l’imminente Europeo in Polonia e Ucraina, vero obiettivo stagionale dell’olandese.
Ma, se è innegabile che quest’anno il numero 10 nerazzurro abbia messo le esigenze della sua nazionale davanti a quelle del club, infierendo addirittura su un ambiente già in difficoltà con dichiarazioni sibilline sul suo futuro, è altrettanto innegabile che la cura “Stramaccioni” abbia restituito motivazioni vere al giocatore, finalmente coinvolto nel progetto.
Ecco allora che, proprio quando le strade di Sneijder e dell’Inter sembravano destinate a dividersi, lo scenario potrebbe clamorosamente cambiare. Se Moratti, infatti, oltre a confermare l’allenatore romano, dovesse attuare una campagna acquisti all’altezza, il talento olandese potrebbe anche decidere di restare e prendersi una rivincita con il club nerazzurro dopo due stagioni passate nell’ombra.
Una cosa è certa: con un Wesley così (e magari un “Pocho” al suo fianco) sarebbe molto più facile ridurre il gap da Milan e Juve e tornare competitivi già dalla prossima stagione.