Sabato scorso, dopo 13 primavere con la stessa maglia sulle spalle, Ivan Ramiro Cordoba ha annunciato il suo ritiro. E’ stato una grande bandiera dell’Inter, come Javier Zanetti e Marco Materazzi. La notizia di oggi è che continuerà ancora ad esserlo passando dal campo al dirigenza. Difficilmente Moratti si libera delle persone perbene: come con Figo anche per il colombiano è già pronto un posto in società.
Intervistato da El Tiempo, ha spiegato le ragioni del ritiro: “Ho preso questa decisione per la mia famiglia. Arriva il momento in cui il fisico ti avverte che per te sta suonando la campana, che è ora di dire basta, però spesso siamo teste dure e per questo andiamo avanti. Ma questo sarebbe stato troppo egoistico nei confronti della mia famiglia, perchè non si vive solo per il calcio. Devo stare più tempo con i miei figli. Volevo avere la possibilità di giocare ancora con loro, di andare a vedere le loro partite. Volevo dire basta in un momento in cui ero ancora apprezzato dentro al campo”.
Ne è passata di acqua sotto i ponti dal suo arrivo alla Pinetina tredici anni fa. Come dimenticare i primi anni difficili, in cui alzare un trofeo sembrava un miraggio. “Non per essere un computer – spiega scherzando – ma c’era la possibilità di andare in altre squadre europee: io però ho deciso di venire all’Inter. I primi anni altre squadre mi cercavano, addirittura mi hanno portato a rompere il rapporto col mio agente. Io volevo vincere almeno un trofeo qui, e il momento più bello è stato nel 2010, in cui abbiamo vinto tutto ciò che c’era da vincere e abbiamo portato il club sul tetto del mondo”.
E ora il posto in società, come premio alla carriera: “Ho già parlato con i dirigenti dell’Inter, con il presidente. Ci sarà un’ultima riunione dove credo che si possa concretizzare il tutto e da lì in poi continuerò a lavorare per questa società per altri trionfi”.
Chiudiamo con il suo parere sul nuovo arrivato Guarin: “Fredy ha una grande personalità – spiega Cordoba -. Sta dimostrando quanto vale e si sta confermando qui all’Inter. Ha tutto per avere successo, deve giocare come lui è abituato a cogliere tutte le opportunità ed a disposizione per migliorare. Può raggiungere grandi successi. Uno dei miei obiettivi quando sono arrivato in Europa era quello di aprire le porte ai miei connazionali, e sono veramente contento di vedere tanti giocatori in Italia e in ambito europeo. Ma sono convinto si possa fare ancora meglio, in Colombia ci sono veramente dei grandi calciatori”.