M’Vila è un grande giocatore, ma il suo costo (20 milioni circa) è abbastanza improponibile per il mercato italiano, così Wenger si è fatto sotto assicurandosi al 90 per cento le prestazioni del fortissimo mediano del Rennes.
Ma il 21enne non è l’unico prospetto che offre la Ligue 1. Nonostante un -21 dalla vetta occupata dal Montpellier, il Tolosa si trova in squadra due centrocampisti di livello internazionale come Moussa Sissoko ed Étienne Capoue. Entrambi hanno catalizzato negli ultimi anni le attenzioni dei più importanti talent scout europei con delle prestazioni eccellenti.
In particolare, sul secondo ci ha prepotentemente messo gli occhi addosso la società di corso Vittorio Emanuele. 189 centimetri distribuiti su 80 chilogrammi, fanno di lui un colosso del centrocampo, sebbene sia anche dotato di una discreta visione di gioco e di un buon lancio. Classe ’88, il ragazzo con origine guadalupense nella stagione 2008/2009 è stato considerato uno fra i migliori giocatori del campionato transalpino, preceduto solo da quell’Eden Hazard in forza al Lille che tanto ha fatto gongolare i tifosi nerazzurri.
Capoue è comunque un ottimo giocatore in prospettiva futura, con doti fisiche impressionanti che gli permettono d’interpretare nel migliore dei modi il ruolo di mediano e all’occorrenza anche di centrale difensivo. Rispetto a giocatori come De Jong, l’Inter si troverebbe in casa un elemento da far crescere accanto a Esteban Cambiasso e che potrà senz’altro rinfoltire un reparto che ha bisogno di forze fresche. Nonostante non sia complicatissimo assicurarsi la colonna del TFC, secondo “El Mundo Deportivo” la Beneamata deve comunque stare attenta all’inserimento del Barcellona, che potrebbe pensare proprio al francese per sostituire il probabile partente Seydou Keita.
Sugli altri fronti, restando sempre calda la pista che conduce a Mauricio Isla e l’intenzione di riportare a Milano Mariga (ancora fermo per la rottura del crociato, ndr), mister Stramaccioni potrà inoltre contare sugli apporti di Poli e, soprattutto, di Guarin, le cui prestazioni hanno convinto Branca e Ausilio a riscattarlo seppur abbassando il prezzo a 10 milioni circa, 3,5 in meno rispetto a quelli richiesti dal Porto.