E’ uno Stramaccioni serioso e abbacchiato quello che si presenta ai microfoni dei cronisti dopo la sconfitta subita all’Olimpico 3-1 ad opera della Lazio. Nonostante una stagione quantomeno travagliata, l’Inter è riuscita comunque ad arrivare in Europa, anche se non in quella più prestigiosa: “Bisognerà preparare un inizio anticipato, ma ciò non toglie che l’Inter abbia raggiunto l’Europa in una stagione difficile, c’è tanta voglia di ripartire e tornare a costruire qualcosa di importante“.
Dopo un buon primo tempo, nella ripresa si è fatta sentire la mancanza dei giocatori di qualità rimasti a Milano: “E’ innegabile che quella vista in campo oggi era un’Inter diversa dalle altre otto con le quali avevo avuto modo di giocare, ma una squadra che ha comunque dimostrato di esserci. Nel primo tempo abbiamo avuto quattro palle gol, abbiamo fatto molto bene, ma ripeto non abbiamo concretizzato quanto ha fatto la Lazio nella ripresa. Sul primo gol, dobbiamo fare un mea culpa perchè Kozak ha colpito in area piccola, il secondo è stata un’azione bellissima di Candreva, quindi sono state ancora una volta due grandi giocate a cambiare la partita. Non credo che l’Inter oggi abbia subito una supremazia della Lazio, non mi è parsa una rimonta basata su una maggiore presenza territoriale. Secondo me, abbiamo dimostrato di aver raggiunto dei miglioramenti, ma facciamo tesoro di quello che è accaduto e andiamo avanti”.
Con il sipario che si chiude su questa stagione, si pensa già al futuro: “L’Inter è al giro di boa, siamo tutti uniti e il presidente sta già costruendo una grande squadra per tornare a occupare la posizione che merita. Se in questo futuro ci sarà Stramaccioni in panchina? Chiedetelo al presidente, è lui a decide tempi e modi delle notizie. Quanti rinforzi servono per costruire una grande squadra? Io credo che serva riflettere e cercare di capire dove si può migliorare, il sesto posto non soddisfa né noi né i tifosi né il nostro presidente. Ma il club è già al lavoro per tornare a essere protagonista“.