Game over. Please insert coin!

Game over. Con la sconfitta dell’Olimpico, la 14esima in campionato, l’Inter può finalmente archiviare la sua stagione disastrosa.

L’obiettivo era vincere contro la Lazio per poter tenere accesa quella piccola speranza di agguantare in extremis i preliminari di Champions; i preliminari sono arrivati, ma sono quelli amarissimi dell’Europa League.

Un sesto posto che potrebbe risultare indigesto per i nerazzurri, considerando che l’entrata in Europa dalla porta secondaria rischia seriamente di compromettere anche la prossima stagione: il primo impegno ufficiale sarà il 2 agosto, con conseguente preparazione anticipata e vacanze ridotte al minimo per i reduci da Europei e Olimpiadi.

La magia del derby è rimasta tra le mura del Meazza. Il 3-1 di domenica, però, non è lo specchio fedele di ciò che si è visto in campo. L’Inter ha giocato la sua partita, soprattutto nel primo tempo, prima di rovinare tutto con quattro minuti di black out generale (come avvenuto a Parma) con la luce che si è inspiegabilmente spenta e la Lazio che ne ha approfittato, riuscendo a ribaltare l’inerzia del match con un uno-due terrificante.

Il gol di Mauri ha chiuso definitivamente i conti, spazzando via un’annata complicatissima, trascorsa a rincorrere obiettivi sempre meno importanti: dai sogni scudetto di inizio estate, al giro di boa con il mirino sul terzo posto e gli indesiderati preliminari di Europa League come titoli di coda.

Un brusco risveglio dopo le fantastiche emozioni vissute negli ultimi anni. Una secchiata di acqua gelida, che può avere un unico beneficio: eliminare quel torpore che avvolge giocatori e dirigenti dalla magica notte di Madrid.

Un sogno ormai lontano, interrotto da una sveglia che, adesso, sta suonando per tutti…

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