Dopo la finale di coppa Italia è calato ufficialmente il sipario sulla stagione calcistica 2011-2012. Per alcuni giocatori è tempo di vacanze, per altri di sogni e speranze “europee”. In questo scenario emerge l’Inter, lontana dall’Italia e pronta ad affrontare due amichevoli in Indonesia.
Tournèe che mister Stramaccioni sfrutterà per vedere all’opera alcuni giovani ma che, a causa dell’intervento di pulizia al ginocchio effettuato qualche giorno fa, non vedrà la presenza di uno dei più importanti colpi di mercato dell’ultima sessione estiva: Ricky Alvarez.
L’argentino ha vissuto una stagione di alti e bassi, alternando ottime partite a prestazioni del tutto anonime. L’annata disastrosa vissuta dalla squadra e i continui cambi di panchina non l’hanno certo agevolato: sia con Gasperini che con Ranieri, Ricky ha dovuto spesso sacrificarsi in ruoli poco adatti al suo stile di gioco, rinunciando alla sua posizione naturale. Ciò nonostante è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nell’Inter delle 7 vittorie consecutive, dando un assaggio delle sue qualità.
L’arrivo di Stramaccioni ha ridato entusiasmo a tutto l’ambiente e, come d’incanto, la “fantasia” è diventata l’elemento imprescindibile da cui attingere per dare finalmente un’identità alla squadra. Ecco allora che l’ex Velez, al fianco di Sneijder e alle spalle di Milito, è diventato un punto fermo nello scacchiere nerazzurro.
Dopo un inevitabile primo anno di rodaggio, conclusosi con 29 presenze e 3 reti (2 in campionato e 1 in Champions League) e fondamentale per prendere confidenza con schemi e ritmi completamente diversi da quelli del campionato argentino, per l’ex Velez arriva la stagione della verità: sarà esplosione o bocciatura? Ai posteri l’ardua sentenza.