Allo stadio “Blasone” di Foligno l’Inter si qualifica per le semifinali del campionato Primavera superando per due reti a zero il Palermo grazie ad una doppietta di Ibrahima Mbaye. Partita tirata, molto tesa e caratterizzata da ritmi blandi per via del grande caldo.
Mister Bernazzani si affida dal primo minuto sostanzialmente alla formazione titolare di quest’annata. Davanti a Di Gennaro a destra agisce Bandini in luogo dello squalificato Pecorini, a sinistra c’è Mbaye ed al centro la coppia formata da Kysela e Spendlhofer. A centrocampo ci sono Romanò, Duncan e Crisetig mentre sulla trequarti c’è Bessa a supporto di Livaja e Longo. Il Palermo di Beggi e Ruisi risponde con il suo classico 4-3-3 con il tridente formato da Bollino, lo svizzero Malele ed il paraguaiano Jara Martinez.
I primi venticinque minuti del match sono chiaramente di marca nerazzurra con i rosanero che non riescono a costruire niente di importante. Gli interisti sfiorano ripetutamente il vantaggio colpendo anche una traversa con Crisetig sugli sviluppi di un ottimo schema su calcio piazzato. Longo e Livaja si muovono su tutto il fronte d’attacco senza dare punti di riferimento alla retroguardia siciliana con Bessa libero di imbeccare a piacimento i suoi compagni. Dall’altra parte Jara Martinez è impalpabile mentre Bollino è ben controllato da Mbaye e Malele contro i fisicati centrali nerazzurri non riesce a tenere su un pallone che sia uno.
Il Palermo riesce però ad uscire dal proprio guscio a metà primo tempo grazie ad un’ottima mossa tattica di mister Beggi. Il tecnico dei rosanero inverte di posizione Malele e Bollino liberando quest’ultimo dall’asfissiante marcatura di Mbaye. Il giovane attaccante siciliano si scatena e prima colpisce un palo a tu per tu con Di Gennaro e pochi minuti più tardi viene anticipato dall’estremo difensore nerazzurro in uscita disperata. L’Inter è però caparbia a farsi vedere di nuovo in avanti in chiusura di tempo e trovare con Mbaye su assist di Bessa la rete che indirizza il match visto che la realizzazione del giovane senegalese, giunta qualche secondo dopo lo scadere dei due minuti di recupero sanciti per la prima frazione, scatena le proteste del portiere del Palermo Micai che viene espulso.
La ripresa si apre con l’ingresso del secondo portiere del Palermo Patania al posto di Jara Martinez e con l’Inter che inizia a gestire il possesso del pallone avanti di un gol e con il vantaggio della superiorità numerica. I nerazzurri però non riescono a trovare il secondo gol della sicurezza e tremano al 60’ quando Malele viene liberato da solo davanti a Di Gennaro che compie nuovamente un miracolo in uscita bassa. La partita prosegue sulla falsariga dei primi quindici minuti della ripresa con l’Inter a gestire il match ed il Palermo che prova a ripartire in velocità senza però costruire nuovi pericoli dalle parti di Di Gennaro. A dieci minuti dalla fine è ancora Mbaye , migliore in campo, a deviare una punizione di Benassi ed a chiudere definitivamente i conti. Non terminano però i colpi di scena con Livaja che a due minuti dal termine si fa espellere dall’arbitro proprio mentre lascia il campo sostituito da Forte. Un’ingenuità quella di Livaja che potrebbe costare cara all’Inter in vista della semifinale.
Un’Inter, quella vista oggi a Foligno, discreta ma non trascendentale, condizionata più del Palermo dal caldo asfissiante ed agevolata dalla ripresa in undici contro dieci dopo che i rosanero sembravano aver preso le misure ai ragazzi di Bernazzani nell’ultima porzione del primo tempo. Nel prossimo turno (contro Milan o Juventus che giocheranno questa sera il loro quarti di finale, ndr) servirà una prestazione più attenta e gagliarda, soprattutto in difesa.