La Lazio di Alberto Bollini è arrivata a questa finale dopo un’ottima stagione regolare conclusa con la qualificazione diretta a queste “Final Eight” grazie al secondo posto conquistato nel Girone B alle spalle della Roma. Per i biancocelesti 62 punti all’attivo frutto 19 vittorie, 5 pareggi e 2 sole sconfitte. Nei quarti di finale i laziali hanno avuto la meglio per 2-1 sul Torino e poi in semifinale hanno superato 3-1 nel “Derby” capitolino la Roma, campione in carica.
Dal punto di vista tattico durante quest’annata Bollini ha spesso utilizzato il modulo 4-3-3, capace di sfruttare al meglio la vena realizzativa degli attaccanti biancocelesti (ben 98 reti all’attivo tra fase regolare e fase finale, ndr) senza però minare l’equilibrio di squadra (solo 22 reti al passivo, ndr).
Uno dei punti di forza della Lazio è il portiere Alessandro Berardi, classe ’91, autore di una prestazione fenomenale in semifinale contro la Roma. In difesa il fiore all’occhiello della società è il centrale difensivo Luca Crescenzi. Il ventenne romano è uno dei migliori prospetti nel ruolo a livello nazionale ed avrà l’arduo compito di provare a contenere il bomber nerazzurro Longo. In mezzo al campo spicca per personalità il classe ’94 Danilo Castaldi e per velocità e brillantezza il diciannovenne nigeriano Onazi. In avanti poi c’è l’imbarazzo della scelta. La stella assoluta è il paraguaiano, classe ’92, Gonzalo Barreto autore quest’anno di 19 reti. Non sono poi da sottovalutare i due esterni offensivi della squadra di Bollini. Il nigeriano Emmanuel è stato il protagonista delle vittorie con Torino e Roma realizzando tre reti ed il ’94 Antonio Rozzi, già nel giro della prima squadra in questi primi mesi del 2012, è assolutamente da temere per la vivacità ed il senso del gol messi in mostra in questa stagione (15 reti all’attivo, ndr).
Servirà la migliore Inter per avere la meglio di questa Lazio in una partita che si annuncia ricca di pathos ed emozioni.
This post was last modified on 10 Giugno 2012 - 05:44