“Final Eight” Primavera: Inter-Lazio 3-2, le pagelle dei CAMPIONI D’ITALIA!!!

Sala 6.5 – Non fa sentire affatto l’assenza di Di Gennaro. Attento su Rozzi e Barreto, preciso nelle uscite. Dà sicurezza alla squadra senza commettere errori. Incolpevole sui gol.

Mbaye 7 – Rozzi dalla sua parte spinge molto dimostrandosi un cliente scomodo. Il terzino nerazzurro però spesso e volentieri lo sovrasta sia fisicamente che tatticamente. Bravo a risolvere diverse situazioni pericolose con diagonali perfette. Il dopo Maicon potrebbe essere già in casa.

Spendlhofer 6 – Il centrale austriaco offre una prestazione che rasenta la perfezione, ma il contrasto perso con Rozzi che costa il momentaneo pareggio laziale di Barreto è una macchia importante.

Kysela 6.5 – Bravo ad aiutare Mbaye nel raddoppiare su Rozzi. In mezzo alla difesa si destreggia con sicurezza e l’intesa con Spendlhofer è ormai consolidata.

Alborno 5.5 – Dà l’impressione di poter spaccare il mondo ma non incide sulla gara come dovrebbe. Emmanuel gli crea molti grattacapi, ma anche in fase offensiva si vede poco. Da un giocatore con le sue qualità, ci si aspetta un apporto ben diverso.

Duncan 7 – Strapotere fisico, diligenza e acume tattico fanno del ghanese un centrocampista completo e moderno. Un po’ operaio un po’ incursore, insieme a Crisetig forma una coppia straordinaria.

Crisetig 6.5 – Classe cristallina, calma olimpionica. Il regista di Cividale del Friuli è la cassaforte del gioco nerazzurro. I compagni sanno che dargli la palla vuol dire metterla al sicuro. Dà sempre respiro alla manovra senza perdere un pallone.

Romanò 7 – Il salto di qualità rispetto alla scorsa stagione è evidente. Il capitano conduce per mano i suoi al titolo offrendo l’ennesima prestazione convincente. Guadagna una serie infinita di falli a testimonianza del fatto di quanto sia sempre nel vivo del gioco.

Bessa s.v. Poco tempo per mettersi in luce. Al 19′ è costretto a lasciare il posto a Garritano per infortunio. Ma questo titolo è anche suo (dal 19′ Garritano 7.5 – Rileva Bessa quando la squadra è già in vantaggio. Subito in partita, si rivela un peperino niente male che gli avversari faticano ad arginare. Corona la sua prestazione con il gol del raddoppio. Esce stremato; dall’88’ Terrani s.v. – Pochi minuti nel finale).

Livaja 7 – Si fa perdonare con gli interessi le bizze della gara con il Palermo. Rientra dopo la squalifica come un toro scatenato: apre le marcature da rapinatore d’area di rigore, colpisce un incrocio spaventoso propiziando il raddoppio di Garritano. Qualche tacco di troppo, ma Bernazzani lo perdonerà (dal 78′ Forte 6 – Entra nel finale con sacrificio e dedizione).

Longo 8 – Il voto racchiude tutte quello fatto da Samuele in questa fantastica stagione. Fino a metà secondo tempo, si sacrifica molto mettendosi al servizio della squadra. Poi, al 68′, si scatena scartando tre avversari prima di infilare Berardi. Il premio di miglior giocatore del torneo è ampiamente meritato.

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