Euro 2012: nel girone D Francia e Inghilterra non si fanno male, Sheva batte Ibra e vola al comando

Per la quarta giornata della 14^edizione dei Campionati Europei di calcio, sono scese in campo le squadre del gruppo D, Francia-Inghilterra e Ucraina-Svezia.

Alle 18, alla “Donbass Arena” di Donetsk, Laurent Blanc schiera la sua Francia con un 4-2-3-1, con Malouda, Nasri e Ribery alle spalle del perno centrale Benzema, e con Alou Diarra per l’infortunato M’Vila in mezzo al campo; Roy Hodgson risponde con un più coperto 4-4-1-1, con Young alle spalle di Welbeck, senza gli infortunati Lampard, Barry e Cahill, oltre allo squalificato Rooney (rientrerà nell’ultima giornata del girone contro l’Ucraina, ndr).

Partita condizionata dall’afa e, soprattutto, dall’atteggiamento remissivo degli inglesi da una parte e dalla scarsa incisività dei “Galletti” francesi dall’altra. Il primo brivido lo crea Young, bravo a pescare il taglio di James Milner, che salta Lloris ma deposita a lato. Primo tempo che si rivitalizza alla mezz’ora: punizione dalla destra di Gerrard e testata vincente di Joleon Lescott, bravo a vincere il duello fisico con Diarra. Il gol sveglia la Francia, che reagisce trovando il pari dopo nove minuti, grazie a un altro giocatore del Manchester City: Ribery appoggia per Nasri che, dal limite dell’area di rigore, fa esplodere un destro che trafigge il poco reattivo Hart.

Seconda frazione di gioco che si sviluppa sulla scia della fase iniziale della partita: da una parte la Francia con in mano il pallino del gioco, dall’altra un’Inghilterra con un’ottima fase difensiva ma con scarsissime idee in attacco. Il match scivola lentamente verso il novantesimo, regalando un punticino che sembra far contente entrambe le squadre in vista delle sfide più abbordabili contro le altre avversarie del girone.

Altro film quello andato in scena allo stadio “Olimpico” di Kiev alle 20.45, con l’Ucraina padrone di casa che ha fatto il suo esordio nel torneo ospitando la Svezia. Blokhin manda in campo la sua squadra con un 4-3-1-2, con Voronin al fianco di Andriy Shevchenko; Svezia con un 4-2-3-1 costruito da mister Hamren intorno a Zlatan Ibrahimovic.

La gara si mostra subito bella e ad alti ritmi. Un’Ucraina a dir poco sorprendente prende subito in mano il gioco con i precisi cambi di fronte imbastiti dal playmaker Nazarenko, e con una straordinaria prova dell’ex Liverpool Voronin. Ma, come avviene di solito, la più ghiotta occasione capita ad Ibrahimovic che, con un colpo di testa, coglie il palo esterno. Squadre negli spogliatoi sullo 0 a 0.

Il secondo tempo è letteralmente conquistato dal “re dell’Est”: Ibrahimovic rompe gli indugi al 52′ con una puntuale deviazione sotto porta su assist perfetto di Kallstrom. Il vantaggio scandinavo riporta alla luce lo “Sheva” di un tempo: minuto 55′, cross di Yarmolenko e anticipo netto su Mellberg per l’1-1; sette minuti più tardi, angolo di Selin e l’ex rossonero arriva prima di tutti per il raddoppio che fa esplodere un’intera nazione. Finale convulso con due ottime palle-gol per gli svedesi con Elmander e Mellberg, che sbagliano da pochi passi. Si arriva dunque al triplice fischio finale con il risultato fermo sul 2-1.

L’Ucraina di Shevchenko guida il girone D a 3 punti, seguita da Inghilterra e Francia appaiate a 1 punto, e dalla Svezia che resta in coda a quota zero.

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