Alle 18, alla “Donbass Arena” di Donetsk, il tecnico dell’Ucraina, Oleh Blokhin, manda in campo gli stessi undici vittoriosi per 2-1 contro la Svezia, confermando il 4-4-2 con la coppia Shevchenko-Voronin in avanti. Laurent Blanc risponde con un 4-2-3-1, con due variazioni rispetto alla gara con l’Inghilterra: Clichy preferito ad Evra come terzino sinistro e Menez al posto di Malouda nel trio di fantasisti dietro Benzema.
Inizio di partita che vede come padrone assoluto il maltempo: un vero e proprio nubifragio si abbatte sulla città di Donetsk, costringendo l’arbitro olandese Kuipers a fermare il gioco al 5′. Si riprenderà dopo 55 minuti. Da subito il pallino del gioco è in mano alla Francia, capace di costruire importanti azioni soprattutto grazie all’inventiva dei trequartisti, abili a interscambiarsi le posizioni e a trovare con puntualità le sponde di Benzema. Questo è il tema ricorrente della partita, come avviene nella prima occasione al 17′: Ribery si accentra dalla sinistra, riceve la sponda del centravanti madridista, e taglia il campo per l’accorrente Menez che insacca, ma tutto a gioco fermo per una corretta segnalazione di fuorigioco. L’ex romanista ha le migliori occasioni del primo tempo: al 26′ viene servito di nuovo da Ribery, ma la conclusione è alta sopra la traversa e al 29′ sbaglia un rigore in movimento calciando addosso al portiere Pyatov a pochi passi dalla porta. L’Ucraina è pericolosa con il solito Shevchenko, che prende il tempo alla difesa francese, si porta avanti il pallone di testa e con un destro sul primo palo scalda le mani a Lloris a dieci minuti dall’intervallo.
Le squadre vanno a risposo sul pareggio ma nella ripresa lo 0 a 0 resiste solo otto minuti: solita azione con Ribery che appoggia a Benzema, taglio per Menez che rientra sul sinistro e batte Pyatov sul primo palo. La squadra padrona di casa non ha nemmeno il tempo di risistemarsi che, tre minuti dopo, subisce la seconda rete: di nuovo Benzema, in versione assist-man, vede l’inserimento di Cabaye, sinistro incrociato e 2 a 0. A quel punto la partita vive solo di folate degli ucraini, mai davvero pericolosi se non con Shevchenko. Cabaye invece va vicinissimo alla doppietta personale, negata soltanto dal palo. La Francia si rilancia alla grande dopo il deludente esordio e riporta l’Ucraina con i piedi di nuovo a terra dopo l’euforia post-Svezia.
Gara ancora più spettacolare quella in scena allo stadio “Olimpico” di Kiev alle 21. Il tecnico della Svezia, Erik Hamren, lancia Elmander al fianco di Ibrahimovic nel suo 4-4-2, lasciando in panchina Toivonen e Rosenberg; dall’altro lato Hodgson decide di schierare la torre Carroll, con Welbeck al suo fianco e Young a centrocampo.
Sono proprio i centimetri dell’attaccante del Liverpool a dare la prima scossa al match: Gerrard pennella dalla trequarti una palla su cui Carroll svetta di testa tra Mellberg e Granqvist: 1 a 0 al minuto 23. La Svezia trascorre la prima frazione affidandosi esclusivamente alle ripartenze ma senza pungere, anche per colpa di un Ibrahimovic non in serata.
La ripresa vede il capovolgimento dei ruoli: è l’Inghilterra ad abbassarsi troppo, subendo l’iniziativa svedese. La squadra di Hamren si rende pericolosa soprattutto sui calci piazzati: al 49′, dopo una punizione di Ibrahimovic, il pallone arriva a Mellberg che supera Hart, realizzando il gol del pareggio con la complicità di Cole che non riesce a salvare sulla linea. Al 59′ altra punizione, questa volta di Larsson, che trova Mellberg in area, lasciato completamente solo dalla difesa inglese: 2 a 1 e risultato capovolto. A questo punto Roy Hodgson pesca il jolly dalla sua panchina: Theo Walcott entra per Milner e realizza il 2-2 con un tiro da fuori area al 64′. La Svezia spreca il pallone del vantaggio prima con Kallstrom e poi con Ibrahimovic, e viene punita da un’altra invenzione dell’esterno dell’Arsenal: al 78′ Walcott salta due uomini e si invola sulla linea di fondo, assist perfetto per Welbeck che insacca in rete con un meraviglioso colpo di tacco.
L’Inghilterra sorride per la vittoria e per la fine della squalifica di Wayne Rooney, disponibile dalla prossima partita; la Svezia è la seconda squadra eliminata, dopo l’Irlanda, di Euro 2012.
This post was last modified on 16 Giugno 2012 - 14:41