Gli anni passano per tutti e, su qualcuno, il tempo lascia segni più evidenti che su altri. Tra questi c’è sicuramente Dejan Stankovic, eroe di innumerevoli battaglie, protagonista di partite indimenticabili e di gol che resteranno negli annali del calcio. A 34 anni però, dopo una carriera trascorsa a sollevare al cielo trofei su trofei soprattutto con la maglia nerazzurra, il centrocampista serbo ha decisamente imboccato la via del tramonto.
In un ruolo che richiede un dispendio di energie fisiche non indifferenti, Deki nell’ultima stagione ha accusato il chilometraggio elevato del suo fisico. Spesso infortunato, quando è stato chiamato in causa ha sempre giocato con le marce ridotte e senza la verve agonistica che lo ha sempre contraddistinto.
Con l’approdo sulla panchina della prima squadra di Andrea Stramaccioni, le cose sono andate leggermente meglio. Il tecnico romano, lo ha spesso impiegato in cabina di regia a fare il Thiago Motta della situazione. La classe non si discute affatto e i piedi educati nemmeno, ma il ritmo è stato spesso a basse frequenze.
Negli occhi dei tifosi interisti rimarranno per sempre le immagini delle sue prodezze, ma le 25 presenze della stagione 2011/12 non sono state all’altezza della sua fama. Tra i senatori nerazzurri, anche per un fattore anagrafico e fisico, Stankovic appare tra quelli più spremuti. Il cuore e l’impegno, anche in questa sciagurata annata, non sono mai mancati ma, contro il tempo, anche un drago come lui è costretto ad arrendersi.
Nella prossima stagione potrebbe essere utile per fare da chioccia a giovani come Poli e Obi, ma non è da escludere una sua rescissione contrattuale con le casse societarie che si vedrebbero sgravate di uno stipendio non indifferente.