Sedotti e abbandonati. Sarà questo, con ogni probabilità, il destino di Emiliano Viviano e Juraj Kucka.
Il primo prelevato dal Brescia nel febbraio 2009, dopo aver terminato la stagione con le “Rondinelle” si è trasferito al Bologna dove ha collezionato oltre 70 presenze in due stagioni. Riscattato l’estate scorsa dai nerazzurri, durante un allenamento svolto alla Pinetina, si è procurato una lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per diverso tempo, condizionando il suo passaggio al Genoa (che decise comunque di onorare l’impegno preso con l’Inter e con il giocatore, acquistando metà del suo cartellino). Senza riuscire a esordire con la maglia nerazzurra a gennaio è stato “parcheggiato” al Palermo (subentrato nella comproprietà al posto del club rossoblu, ndr), squdra nella quale milita tuttora.
Il portiere toscano sarebbe dovuto essere l’erede di Julio Cesar ma, nonostante la possibile partenza dell’estremo difensore brasiliano, non sembra rientrare più nei piani della società nerazzurra e il suo futuro potrebbe essere deciso ancora una volta alle buste, sempre che Moratti e Zamparini non trovino un accordo inserendolo nella trattativa per Silvestre.
Ancora più infelice la situazione del centrocampitsa slovacco. Giunto in Italia a inizio 2011, Kucka ha fatto il suo esordio proprio contro l’Inter il 12 gennaio 2011 in Coppa Italia (Inter-Genoa 3-2, ndr). Seguirono una serie di ottime prestazioni che portarono l’Inter ad acquistarne la metà nel mercato estivo, in uno scambio di compartecipazioni che riguardava anche lo stesso Viviano. Sembrava quello più vicino alla maglia nerazzurra, in quanto più volte in questa stagione si è vociferato di un suo imminente arrivo, soprattutto dopo le partenze di Muntari e Thiago Motta.
Tuttavia la sua stagione non ha confermato le buone impressioni iniziali e Kucka è finito nel dimenticatoio. A breve diventerà tutto del Genoa, probabilmente come controparte della trattativa per arrivare a Destro; da lì poi potrebbe finire alla Lazio o alla Fiorentina.
Sedotti e abbandonati, dunque, due giocatori che sembravano dover far parte dell’Inter del futuro e che invece si accontenteranno di essere stati nerazzurri soltanto per caso.