Italia-Inghilterra e Francia-Spagna sono i match che completano il tabellone dei quarti di finale di Euro 2012.
Alle 20 e 45, per la terza e ultima giornata del girone D, i prossimi avversari degli azzurri hanno affrontato l’Ucraina, mentre i galletti hanno incontrato la Svezia.
Alla Donbass Arena di Donetsk , la Zbirna, schierata con un 4-3-1-2 privo di Shevchenko, parte subito forte e pressa un’Inghilterra mandata in campo con un 4-4-2, che vede il ritorno in campo di Wayne Rooney a far reparto con Welbeck. I padroni di casa pressano bene e sfiorano il gol con una gran conclusione da fuori di Gusev. Ma gli uomini di Hodgson replicano fra il 23’ ed il 28’ con un insidioso tiro cross di Gerrard, su cui Pyatov risponde in modo incerto e con un maldestro colpo di testa di Rooney, che tutto solo spedisce fuori. Al 42’ si assiste ad una bella azione di Yarmolenko, il quale supera in un fazzoletto tre avversari e viene fermato solo al momento della conclusione. Termina sullo 0 a 0 un primo tempo molto sentito, in cui nessuna delle due squadre ha dominato. Stesso risultato, presso l’Olimpiysky National Sports Complex di Kiev, dove all’11’ solo il palo ferma lo svedese Toivonen.
La ripresa vede subito la rete inglese al 48’ proprio con Rooney (lasciato ancora una volta libero di colpire), che sfrutta un bel cross di Steven Gerrard, su cui il portiere ucraino interviene per l’ennesima volta in modo imbarazzante. Al 53’ è ancora il centravanti del Manchester United a dimostrarsi l’uomo più pericoloso dei suoi, quando, dopo una sgroppata di 50 metri, serve l’accorrente Milner, la cui conclusione è comunque respinta dalla difesa avversaria. La notizia del vantaggio svedese determinato da Zlatan Ibrahimovic sveglia le punte ucraine, che, fra il 60’ ed il 62’, vanno vicine al pari, prima con un colpo di testa di Milevskiy finito di poco fuori, e poi con Devic, che, servito dallo stesso attaccante della Dinamo Kiev, realizza di piatto destro il centro dell’1 a 1, vedendosi comunque ingiustamente negare la gioia della marcatura per un incredibile salvataggio di John Terry avvenuto dopo che la palla aveva varcato la linea di porta.
Al 68’ la nazionale dei “Tre Leoni” si risveglia e va vicina al raddoppio con Cole, il cui diagonale sinistro viene comunque deviato da un buon Pyatov. Passano 120 secondi e Shevchenko, l’idolo della tifoseria, prende il posto di Devic. L’ex rossonero porta un po’ di scompiglio nella difesa britannica, ma non è sufficiente a cambiare le sorti dell’incontro che termina sull’1 a 0. Finisce invece diversamente l’altro match, dove al 90’ Larsson raddoppia per il definitivo 2 a 0. In virtù di questi punteggi, l’Inghilterra vince il girone con 7 punti, seguita da: Francia a 4 e Ucraina e Svezia a quota 3.
Sebbene la corazzata capitanata da Gerrard sia dotata di ottimi valori individuali, non ha uno stile di gioco entusiasmante e soprattutto soffre parecchio gli inserimenti di elementi rapidi. L’altro punto debole di Rooney e compagni è rappresentato da Hart, portiere del Manchester City che non sta entusiasmando in questo torneo e non smentisce la non eccellente tradizione degli estremi difensori inglesi, spesso protagonisti di clamorose papere che fanno ben sperare i giocatori azzurri.