Il ct tedesco sorprende tutti, dando spazio dal primo minuto ai giovani Reus e Schurrle sulla linea di Ozil, a supporto dell’unica punta Miroslav Klose, nel consolidato 4-2-3-1. Attacco dunque rivoluzianato, con i vari Muller, Podolski e Gomez relegati in panchina.
La Grecia di Fernando Santos risponde con un 4-3-2-1 senza lo squalificato Karagounis,e con un tema tattico chiaro da subito: tutti dietro la linea del pallone e ripartenze veloci per sfruttare la rapidità della prima punta, Salpingidis, e gli inserimenti delle due mezze punte, Samaras e Ninis.
Prima frazione di gioco che vede subito i tre fantasisti di Loew salire in cattedra: continui cambiamenti di posizione tra di loro, grandissimo possesso palla e tedeschi più volte vicini al gol con Khedira, Reus, Schurrle e Klose. Ma il risultato resta inchiodato sullo 0 a 0. La rete apri partita viene realizzata dal capitano, Philipp Lahm, che con una sventola da fuori area, al 39′, porta il risultato sull’1 a 0.
Secondo tempo che riporta subito sull’attenti la squadra di Loew: al 55′ Salpingidis viene lanciato nello spazio, cross al centro per Samaras che brucia Boateng per l’1 a 1, alla prima buona occasione per gli ellenici. Ma la Germania di questi europei ha dalla sua la consapevolezza della sua forza, non si impaurisce e ricomincia a macinare palle gol. Dal 61′ al 74′, in tredici minuti, la partita giunge al termine: Khedira si inserisce magistralmente e con un destro al volo su cross di Boateng realizza il 2 a 1; punizione di Ozil, il portiere Sifakis esce a vuoto, e lo spietato Klose realizza il suo 64°gol in nazionale; il 4 a 1 porta la firma di Reus, che sfrutta al meglio una respinta del numero uno greco. Il rigore di Salpingidis nel finale (mani di Boateng) dà alla sconfitta una dimensione onorevole ma non cambia di una virgola la sostanza.
La Germania è la seconda semifinalista di Euro 2012, dopo il Portogallo, e affronterà la vincente di Inghilterra-Italia. Loew ha creato una squadra giunta alla quindicesima vittoria consecutiva, capace di unire la fisicità, tipica dei tedeschi, con la fantasia data dalla nuova generazione di giovani trequartisti. Fermare la loro corsa non sarà facile per nessuno.
This post was last modified on 23 Giugno 2012 - 17:34