Molto del futuro del centrocampo nerazzurro dipende da Palazzi: il procuratore deve valutare se squalificare o meno Gaby Mudingayi per omessa denuncia nel caso del calcioscommesse. Il nazionale belga, secondo l’accusa, avrebbe saputo delle irregolarità durante l’ultima partita del campionato 2010/2011, quando il Bologna di Malesani, già salvo, si fece umiliare 4-0 in casa dal già retrocesso Bari. Se Palazzi si mostrasse clemente, l’Inter avrebbe già la parola del giocatore e della società felsinea.
In attesa di sviluppi, la dirigenza si sta guardando intorno senza grossi risultati. Sono stati valutati e fatti sondaggi per De Jong, M’Vila, Sahin, Fernando e Paulinho.
I primi due sono praticamente irraggiungibili. De Jong, in forza al Manchester City, ha un ingaggio troppo elevato. Prenderlo sarebbe un controsenso alla luce delle attuali politiche societarie. Il problema di M’Vila è, invece, il costo del cartellino. Il Rennes chiede molti – troppi – soldi (circa 20 milioni di euro).
Il futuro di Sahin è legato a quello di Lassana Diarra. Se, come sembra, la diga francese dovesse lasciare la corte di Mourinho, Sahin diventerebbe automaticamente incedibile. Anche in questo caso, quindi, l’Inter rischia di trovarsi con un pugno di mosche.
Più concreta la pista che porta a Fernando, ex compagno di squadra di Guarin nell’armata di Villas Boas che dominò in Portogallo e in Europa. I rapporti tra le due società sono ottime e vi sono buone possibilità che la trattativa decolli.
Il nome più caldo, tuttavia, rimane quello di José Paulo Bezzera Junior, alias Paulinho. Come già anticipato da Rosario Triolo (giornalista Sky, esperto di calcio sudamericano) ai nostri microfoni, il giovane brasiliano potrebbe essere il degno erede di Thiago Motta, anche se non sarà facile strapparlo al Corinthians.