Dopo il piccolo intoppo di inizio settimana, l’operazione Silvestre sembra finalmente vicina alla chiusura.
A sbloccare la trattativa sarebbe stata una chiamata del presidente Moratti, che pare abbia convinto Zamparini a lasciar partire il difensore argentino grazie a un leggero rilancio rispetto all’offerta iniziale.
La formula scelta per il trasferimento dovrebbe essere quella del prestito oneroso con diritto di riscatto: la proposta iniziale dei nerazzurri era pari a un milione e mezzo di euro per il prestito più sei milioni circa (cinque più bonus, ndr) per l’acquisto a titolo definitivo; la richiesta del Palermo non è mai scesa al di sotto dei dieci milioni totali.
Per colmare questa distanza si è reso necessario l’intervento dei due patron che, come accade nella maggior parte dei casi, hanno trovato un punto di incontro a metà strada. In mattinata i dirigenti dei due club si sono incontrati di nuovo e hanno chiuso l’affare a un milione e mezzo per il prestito più sette milioni (sei più bonus, pagabili in tre rate, ndr) per il riscatto del cartellino. A confermare la buona riuscita dell’operazione è stato il direttore generale dei rosanero, Giorgio Perinetti: “E’ fatta per Silvestre all’Inter, mancano solo le firme. Non ci saranno contropartite tecniche in quest’affare. I prossimi passi saranno le firme e l’ufficialità“.
Nessun problema anche per quanto riguarda l’intesa con il giocatore: i vertici di corso Vittorio Emanuele hanno già incontrato l’agente, Pablo Cosentino, trovando l’accordo per un triennale a un milione e mezzo, con l’aggiunta di qualche bonus legato al rendimento.
Il doppio colpo Handanovic-Silvestre chiude la prima fase del restyling del reparto arretrato che, nei prossimi giorni, dovrebbe essere perfezionato (e, forse, ultimato) con la cessione di Maicon al Chelsea e l’arrivo di un sostituto per la fascia destra.