Handanovic: “Ho sempre sognato di arrivare in un grande club. Julio Cesar? Lo rispetto, ma…”

 

Giorno di presentazioni ufficiali in casa Inter. Dal ritiro di Pinzolo, dopo Matias Silvestre, ha parlato anche l’altra new entry, Samir Handanovic. Ecco le parole dell’estremo difensore sloveno:

Benvenuto Samir! Cosa significa l’Inter per te?

“Rappresenta un top club, ho sempre sognato di arrivarci. Ho lavorato per questo e darò il massimo per l’Inter”.

Cosa pensi della situazione che sta vivendo Julio Cesar?

“Lo rispetto e lo stimo tanto, ma io non c’entro niente con le voci che girano. Quando è arrivato all’Inter c’era Toldo e prima ancora Peruzzi, Fontana, sempre grandi portieri. Io posso solo dire che darò il massimo, con impegno e professionalità. Parto da zero e non guardo chi c’era prima”.

Potevi arrivare già prima in un top club?

“Sì, ma a Udine ottenevamo buoni risultati e sono rimasto volentieri, ci stavo bene. Non mi mancava niente lì. Ho 28 anni ora e sono ancora nell’età giusta per cambiare. Ho cambiato e sono contento. Non ci ho pensato molto, ero d’accordo con la società che quando sarebbe arrivata l’offerta giusta sarei partito. Eccola!”

Cosa cambia per un portiere in una squadra come l’Inter, dove non si può sbagliare?

“Gli errori si fanno, chi fa questo lavoro sa cosa vuol dire. Io vado avanti con la mia filosofia come sempre”.

Sei un pararigori, come sei diventato così bravo?

“Mi hanno fatto questa domanda tante volte, ma preferisco sempre non rispondere”.

La tua prima a San Siro, con la maglia del Treviso, non andò molto bene (l’Inter vinse 3-0, ndr). Ora il “Meazza” sarà uno stadio amico, cosa provi?

“Abbiamo perso 3-0, devo ancora sentire lo stadio ma quando vengo a giocare a Milano è sempre bello, sono stadi che ti caricano”.

Passi dalla difesa a 3 a uno schieramento a 4, cosa cambia?

“Anche in Nazionale giochiamo a 4, si sta in porta in maniera diversa. Capire come si muovono i compagni è importante”.

Quando ti hanno proposto l’Inter, di fronte alla possibilità di fare la Champions a Udine, quanto ci hai pensato?

“Avrei lasciato l’Udinese solo con l’offerta giusta. E’ arrivata e sono partito, con o senza Champions. Spero che i miei compagni passino il turno”.

Come siete stati accolti in Trentino?

“Qui si sta benissimo, la temperatura è splendida, ogni tanto piove. In generale c’è tutto per pensare solo al calcio e allenarsi al meglio”.

Il tuo idolo da ragazzino?

“Ho sempre ammirato Schmeichel, ma poi anche Buffon, che per 10 anni è stato un mostro, differente da tutti”.

 

Alessandro Suardelli

 

 

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