Ecco la versione integrale delle parole del “Principe”…
Diego, i tifosi continuano a chiederti quando riuscirai a vincere la classifica dei capocannonieri…
“L’ho detto tantissime volte, la cosa più importante è il collettivo. Mi interessa più che altro vincere qualcosa con la squadra, che sia scudetto, Europa League o coppa Italia”.
Tu hai una media realizzativa incredibile, praticamente un gol ogni due partite…
“Devo ringraziare i compagni perchè senza di loro sarebbe stato impossibile segnare così tanto. Mi sento bene e sono contentissimo di giocare al fianco di grandissimi campioni che mi aiutano a realizzare tanti gol. Ma ripeto, la cosa più importante è tagliare traguardi importanti con l’Inter”.
Oggi c’è stato il sorteggio di Europa League. L’avversario sarà probabilmente l’Hajduk Spalato. Che tipo di insidie nasconde una partita di agosto contro squadre che sono più avanti nella preparazione?
“Sicuramente saranno due partite difficilissime, soprattutto a livello fisico. Ma siamo fiduciosi. Rispettiamo i nostri avversari ma vogliamo vincere. Noi siamo l’Inter e siamo abituati a giocare contro squadre che contro di noi danno il massimo”.
Il match contro il Koper ha rappresentato un buon test in questo senso…
“Sì, loro erano più avanti nella preparazione. Sapevamo che era così ed è stato un test importante. Stiamo facendo una preparazione faticosa e ci manca un po’ di brillantezza ma arriveremo pronti per quelle due partite”.
Domani invece ci sarà il “Trofeo Tim” contro le rivali di sempre, Juventus e Milan…
“Noi ovviamente guardiamo alla partita del 2 agosto, ma giocare contro Juve e Milan è sempre qualcosa di bello. Cercheremo di onorare anche questo trofeo e di vincere”.
Diego Milito è al centro del nuovo progetto nerazzurro. Quanto ti fa piacere?
“Tantissimo, sapere che a 33 anni puntano ancora su di te è motivo di grande orgoglio. E’ un onore per me vestire questa maglia e devo dimostrare ogni giorno di essere all’altezza dell’Inter”.
Come va l’intesa con Palacio? Anche lui come media realizzativa non è messo male…
“Stiamo parlando di un grandissimo attaccante. E’ un giocatore che conosco bene, abbiamo fatto qualche partita insieme in nazionale. Con lui, con Coutinho, con Wesley abbiamo tanta qualità in avanti”.
Tu che hai visto il “primo” Coutinho, che cambiamenti hai notato in lui?
“Lui è ancora un ragazzino e bisogna aspettarlo. Ha un grandissimo talento e noi lo avevamo notato già nel 2010. E’ solo una questione di tempo, deve prendere confidenza con il calcio italiano e credo che l’esperienza in Spagna gli abbia fatto davvero bene. Adesso sente tanta fiducia. Sarà sicuramente il futuro dell’Inter ma penso che possa far la differenza già da quest’anno”.
Ti piace il modulo che sta provando il mister?
“Per qualsiasi attaccante vedere una squadra così offensiva è un piacere, perchè ci sono tante occasioni per fare gol. L’importante è continuare su questa strada. Il mister ci crede e ci crediamo anche noi”.