“Avevo voglia di ricominciare e di fare bene con l’Inter. Della scorsa stagione non mi è piaciuto niente e anche all’Europeo con l’Olanda non ho giocato bene. A 28 anni ho voglia di fare il massimo, di vincere tutto. Non posso perdere tempo. La squadra è un po’ cambiata e non siamo più l’Inter del 2010. Rispetto a due anni fa, sono arrivati calciatori di qualità, bravi, ma più giovani. Anche l’allenatore è nuovo e vuole che la sua formazione giochi a calcio. Tutti insieme puntiamo a vincere“.
IL PASSATO ALLE SPALLE: “Si sente un’aria nuova attorno alla squadra. Di cose rispetto al passato ne sono cambiate parecchie. Vedo un bel mix tra elementi esperti e giovani. Faremo bene. Se ho mai pensato di lasciare l’Inter? No, perché sono una persona che non si concentra troppo sul suo futuro. Farlo è inutile perché nessuno sa quello che può accadere. Io sono un giocatore dell’Inter e non penso di andar via. Se arriva qualche proposta bella e che mi piace, vedremo… Per ora non ne ho ricevute e non ho neppure voglia di andare via. Il mio desiderio è quello di vincere tutto qui per regalare grandi soddisfazioni al presidente, ai dirigenti e ai tifosi. Quanto mi sento coinvolto nel progetto? Tanto e lo faccio vedere in campo. Voglio disputare un anno spettacolare”.
IL RAPPORTO CON RANIERI e GASPERINI: “A me piace giocare trequartista, non in altri ruoli. Se poi Stramaccioni tra un mese mi dirà che devo fare lesterno sinistro, nessun problema: mi adatterò perché so che abbiamo la stessa mentalità, che vediamo il calcio allo stesso modo. Gli altri allenatori (sembra riferirsi soprattutto a Gasperini, ndr) mi hanno fatto giocare in altri ruoli e nel calcio se uno è un trequartista, non può fare l’attaccante esterno o il centrocampista centrale. Con loro (qui il discorso sembra allargarsi anche a Ranieri, ndr) non ho mai avuto problemi a livello umano, ma in campo non c’è stato feeling. E lo dico ammettendo che una parte della responsabilità è mia: magari mi dicevano di giocare più indietro e io, sbagliando, tendevo ad avanzare”.
SIMILITUDINI STRAMA-MOU: “A Stramaccioni piace il calcio. Durante l’allenamento usiamo sempre la palla, come nella mentalità olandese. Stramaccioni è giovane, vuole vincere e ricerca sempre il gioco, una cosa che mi piace parecchio. E’ alla prima stagione completa tra i professionisti e ho fiducia in lui: secondo me ce la farà perché è bravissimo. Sa come si gestiscono i rapporti con i giocatori, come si deve parlare individualmente. Mourinho in questo è grande, ma anche il nostro allenatore è bravissimo. Se mi chiama Mou? Ho già il gemello di Mourinho qui all’Inter“.
This post was last modified on 4 Dicembre 2013 - 01:31