“All’Inter serve un centrocampista”. Questo il diktat di Stramaccioni dopo la sconfitta rimediata contro l’Hajduk Spalato. Non che prima non servisse, come ha affermato lo stesso tecnico nel dopo-partita, ma ora è diventato una priorità.
I nerazzurri presentano evidenti lacune nel reparto nevralgico del campo, dove, contro i croati, il solito Zanetti ha sopperito alla mancanza di uomini risultando tra l’altro uno dei migliori. Serve un centrocampista forte, in grado di impostare l’azione e cambiare passo secondo necessità, uno Stankovic giovane come ha dichiarato il capitano ai microfoni di Inter Channel .
I nomi sono sempre quelli di De Jong e Fernando. Negli ultimi giorni l’agente dell’olandese è stato avvistato a Milano. Il Manchester City chiede circa 10 milioni per il cartellino, ma i problemi maggiori sono legati all’ingaggio: il giocatore percepisce infatti 4 milioni a stagione, una cifra proibitiva per i nuovi parametri imposti dalla società nerazzurra.
Per quanto riguarda il brasiliano del Porto, su cui Guarin ha speso belle parole, la trattativa risulta più difficile sia per il costo del cartellino (la richiesta è di 15 milioni di euro, ndr) sia per la volontà del club portoghese di trattenerlo. L’Inter vorrebbe ripetere l’operazione Guarin con un prestito oneroso con diritto di riscatto.
Capitolo Paulinho: dopo il rinnovo del giocatore con il Corinthians sembrava che Branca e Ausilio avessero alzato definitivamente bandiera bianca. Nelle ultime ore, però, il suo nome è tornato di moda anche se l’Inter dovrà fare i conti in primis con l’aumento della clausola rescissoria (passata a 15 milioni) e poi con il forte interesse dell’Arsenal.
Fortunatamente la sconfitta in Europa League non ha compromesso nulla, ma deve rappresentare comunque un campanello d’allarme per i dirigenti nerazzurri che hanno l’obbligo di completare la rosa in tempo utile per la prossima stagione. L’anno zero è dietro l’angolo e ai nerazzurri manca ancora più di qualcosa.