Vice-Milito cercasi. È questo il cartello che Branca e Ausilio hanno affisso fuori dai cancelli di Appiano.
Il credo tattico di Andrea Stramaccioni, il cui gioco prevede una prima punta capace di muoversi su tutto il fronte d’attacco e di dialogare con la squadra, e le prestazioni non all’altezza dell’ultima stagione hanno spinto la dirigenza nerazzurra a escludere Giampaolo Pazzini dal nuovo progetto tecnico. La linea societaria imposta da Moratti che punta all’abbassamento del monte ingaggi non ammette stipendi da 2,5 milioni a stagione per giocatori che passeranno più tempo in panchina che in campo.
Branca da tempo sta lavorando alla cessione del centravanti. Inizialmente la pista più accreditata sembrava quella di un ritorno a Genova ma, anche in Liguria lo scoglio più grande era quello dell’ingaggio. Scoglio insormontabile che ha convinto la società blucerchiata a optare per l’acquisto di Maxi Lopez, abbandonando il sogno di riportare il “Pazzo” a Marassi.
L’attaccante di Pescia vive ormai da separato in casa. La mancata convocazione per il preliminare di Europa League ha cancellato anche le ultime possibilità di ricucire, rendendo inevitabile una cessione che, con ogni probabilità, arriverà negli ultimi giorni di mercato.
L’Inter intanto lavora per trovare un sostituto. Resta viva la pista di un possibile scambio con la Juventus, che avrebbe messo sul piatto Fabio Quagliarella. Stando alle ultime indiscrezioni però le due trattative potrebbero anche essere slegate, con Pazzini che potrebbe finire in bianconero indipendentemente dalla cessione dell’attaccante di Castellammare di Stabia, ancora indeciso sul suo futuro.
Anche gli uomini di mercato nerazzurri non sembrano convinti dell’operazione. Infatti il primo obiettivo della lista stilata da Stramaccioni sarebbe Pablo Daniel Osvaldo, elogiato più volte da Zeman ma chiuso dall’arrivo di Destro, che potrebbe costringerlo a cercare nuovi stimoli lontano da Roma.