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Palacio ancora a segno e decisivo. Finalmente Ranocchia formato Nazionale

La trasferta in terra rumena ha confermato quanto di buono fatto vedere dall’Inter in questo precampionato. Gara di ritorno contro l’Hajduk Spalato a parte, Zanetti e compagni hanno imposto come sempre il proprio gioco, con trame studiate e preparate in allenamento.  Lo 0-2 firmato da Cambiasso e Palacio, è figlio di una prestazione matura, anche se contro un avversario modesto.

Guarin, nonostante altre volte abbia offerto prestazioni migliori, è sempre più padrone della mediana. Anche Cambiasso, seppur a marce ridotte rispetto al passato, è spesso al posto giusto al momento giusto, come in occasione dello 0-1. E’ stato il match delle 800 presenze in maglia nerazzurra di capitan Zanetti, naturalmente tra i promossi della gara.

Stramaccioni, in assenza di Handanovic, ha affidato le chiavi della porta a Castellazzi, preferito a Belec. L’ex Sampdoria ha risposto con una prestazione convincente, sfoderando anche delle ottime parate. Nel quartetto difensivo, la coppia centrale formata da Silvestre e Ranocchia è stata inossidabile, con quest’ultimo tornato sui livelli che gli hanno permesso di guadagnarsi la palma di miglior difensore italiano. A sorpresa, Maicon ha giocato 90′ sulla destra, risultando talvolta devastante. Sul versante opposto, prima Zanetti, poi Nagatomo, hanno svolto il compito di ordinaria amministrazione, anche se il giapponese è apparso un po’ appannato.

Come già detto poc’anzi, in mezzo al campo Cambiasso e Guarin sono stati spesso padroni del gioco. Il colombiano offre sempre quantità, qualità e uno strapotere fisico impressionante, mentre il Cuchu fa dell’intelligenza tattica la sua arma migliore. Peccato per Mudingayi, uscito a metà primo tempo per un fastidio muscolare. Gargano tornerà molto utile.

In avanti il tridente formato da Sneijder, Palacio e Milito è stato spesso pericoloso, con l’olandese particolarmente ispirato e autore di giocate davvero sopraffine. Ancora positiva la prova di Palacio, prima a sinistra, poi al centro dell’attacco in seguito all’uscita dal campo del Principe che, a sua volta, è apparso volenteroso ma ancora alla ricerca della migliore condizione. La qualificazione è praticamente in tasca, Alvaro Pereira anche. Strama, a te la regia.

This post was last modified on 24 Agosto 2012 - 03:13

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redazione