Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà il Vaslui allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per il ritorno dei playoff della Uefa Europa League 2012-13.
In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.
Come avete preparato questa partita? Avete fatto tesoro della sconfitta casalinga con l’Hajduk?
“La stiamo preparando con grandissima attenzione per tre motivi: perchè il Vaslui è un’ottima squadra e nella gara di andata ci ha messo in difficoltà, soprattutto nei venti minuti finali; perchè non possiamo assolutamente sbagliare, vogliamo la qualificazione alla fase a gironi e l’Inter deve esserci in Europa; e infine perchè siamo in emergenza, soprattutto in mediana, dove ci mancheranno diversi elementi. Per il nostro modo di giocare il centrocampo è un reparto fondamentale. Spero di recuperare qualcuno entro domani sera”.
L’entusiasmo che si è visto dopo la vittoria di Pescara può essere pericoloso?
“L’entusiasmo, in una piazza come la nostra, può fare solo bene. Vedere quanti tifosi ci hanno seguito anche a Pescara, ci dà forza. E’ importante però tenere i piedi per terra perchè ci sono ancora tanti aspetti su cui dobbiamo lavorare”.
Domani farai un po’ di turnover?
“Sarà fondamentale capire che centrocampo riuscirò a mettere in campo. Solo a quel punto potrò valutare se sarà possibile rinunciare a qualche giocatore. Ovviamente vorrei risparmiare qualche minuto a chi ha giocato tutte le partite, ma la qualificazione viene prima di tutto”.
Julio Cesar ha chiesto di salutare i tifosi prima di Inter-Roma. Se arrivasse l’ok da parte della società, saresti d’accordo?
“Credo che sia una cosa bellissima. Julio ha scritto pagine importanti nella storia dell’Inter. Da un punto di vista personale, devo dirgli grazie perchè mi ha aiutato molto quando sono arrivato qui. Le scelte che ha fatto la società prescindono dal legame e dall’affetto. Qui gli vogliono bene tutti ed è giusto che Julio saluti i tifosi”.
Vi sentite l’anti-Juve?
“Non riesco a guardare così a lunga gittata. Ora penso all’Europa League, perchè la rabbia che ho provato alla fine della partita contro l’Hajduk non voglio più provarla. Il Vaslui di non competitivo ha solo il nome. Avete visto quello che è successo ieri all’Udinese? Ormai a livello internazionale bisogna fare attenzione perchè si affrontano solo squadre di grandissimo livello”.
In ottica mercato, visti i problemi del centrocampo, potrebbe esserci qualche nuovo rinforzo? O si lavora solo per l’attacco?
“La società ha fatto un mercato mirato e intelligente. I calciatori che sono arrivati hanno grande valore e, soprattutto, grande voglia di Inter. Sono giocatori funzionali al progetto. Gargano e Cassano, che hanno esordito con solo due allenamenti nelle gambe, sembravano già perfettamente integrati. Non vedo grossi ritocchi da fare, però abbiamo situazioni da definire che potrebbero far mutare il nostro organico. Vediamo cosa succede, ma il grosso l’Inter l’ha già fatto. Per il centrocampo è un’emergenza di oggi: Mudingayi è infortunato, Alvaro Pereira, Gargano e Duncan non sono in lista e Guarin è uscito malconcio dalla partita di Pescara”.
Se dovesse partire Maicon, chi sarebbe il più adatto per sostituirlo?
“La situazione di Maicon era delineata fin dall’inizio quindi, in ogni caso, non ci faremo trovare impreparati. Zanetti come terzino destro è una certezza, poi c’è anche Jonathan. Il discorso è che le caratteristiche di Maicon sono uniche. Se resta siamo contenti, io per primo; se va gli augureremo le migliori fortune perchè è un grande campione che ha scritto pagine indelebili nella storia dell’Inter”.
C’è solo Maicon in bilico, oppure ci sono altri giocatori che potrebbero andare in prestito altrove? Mi riferisco magari ad Alvarez…
“Abbiamo costruito una rosa eterogenea, con due giocatori per ruolo. L’unica situazione in sospeso riguarda la fascia destra, ma se parte Maicon, mi aiuterà la duttilità di Zanetti. Alvarez è uno dei sei giocatori che si giocano le tre maglie disponibili in attacco. Non ha ancora giocato solo perchè sta recuperando dal problema al ginocchio. Aspettiamo lui, così come Obi, che non cita nessuno ma che sarà importante nell’arco della stagione, perchè è un interno sinistro di grande valore”.
L’Inter punta almeno alla semifinale in Europa League?
“Pensiamo a una partita per volta, dobbiamo prima qualificarci. Abbiamo sposato la politica dei piccoli passi, perchè i tifosi di promesse ne hanno sentite già troppe”.
Guarin è solo affaticato oppure ha un problema muscolare?
“A fine primo tempo del match con il Pescara aveva un fastidio al polpaccio, ma il dottore ha spiegato che si trattava solo di un indurimento. Lui è il nostro toro e non mi chiederebbe il cambio neanche se dovesse rimanere con una gamba sola. Io, però, devo gestire le sue energie. Vorrei risparmiargli qualche minuto domani, ma torniamo al discorso di prima. Siamo in grande emergenza e, se serve, sarà a disposizione”.
Samuel, invece, come sta?
“Walter sta bene. Domani sarà a disposizione come tutti gli altri difensori”.
Qual è la ricetta per evitare di ripetere gli errori della gara contro l’Hajduk?
“Spero che la squadra abbia fatto tesoro di quegli errori. Sicuramente in quella partita non abbiamo avuto lo stesso approccio affamato dimostrato in tutte le altre occasioni. La cosa che più mi ha dato fastidio è non aver trovato il gol. Loro alla fine hanno segnato due gol, uno su rigore e l’altro su una giocata incredibile del loro attaccante. Noi abbiamo sprecato troppo sotto porta”.
Com’è possibile che Cassano si sia ambientato così velocemente?
“Credo che avesse già buoni rapporti con qualche giocatore della nostra squadra. La cosa più importante è che oggi l’Inter abbia un gruppo molto unito e quando un calciatore entra in un gruppo così diventa tutto più facile. Poi Antonio quel ruolo lo ha fatto anche all’Europeo, gli viene naturale”.
Quanto siete ancora interessati a de Jong? Qual è il suo desiderio per il vice-Milito?
“La prima non è una domanda che dovete fare a me. Abbiamo due direttori che si occupano di mercato. Per quanto riguarda il vice-Milito ho già detto che serve un giocatore funzionale al progetto, altrimenti stiamo bene così”.
Possibile che Cassano domani giochi dall’inizio?
“L’attacco è l’unico reparto in cui, toccando ferro, ho tutti a disposizione. Dobbiamo ragionare, però, sul contesto. Come ho detto, dipenderà molto dal centrocampo che riuscirò a mettere in campo”.