Inevitabile un confronto con la sconfitta casalinga rimediata contro l’Hajduk Spalato nel turno precedente: “Credo siano state due gare diverse – precisa il mister – con l’Hajduk avevamo proprio sbagliato l’approccio e gli avversari aveva creato. Oggi l’Inter non avrà fatto trenta minuti trascendentali come le altre volte, ma abbiamo preso una traversa e costruito altre palle gol. Certamente, poi, il rigore ha cambiato tutto, ma io voglio vedere il bicchiere mezzo pieno perchè in sessanta minuti abbiamo fatto vedere qualcosa di importante. Abbiamo fatto vedere di non voler accontentarci e di volere a tutti i costi la qualificazione”.
“Anche da un punto di vista tattico – continua l’allenatore nerazzurro – l’espulsione ha cambiato la gara, ma noi non abbiamo mai perso la capacità di ripartire. Non mi sembra che il Vaslui sia mai stato pericoloso, invece noi non abbiamo mai perso la gamba per ripartire“.
A Stramaccioni poi viene chiesto se sia stato l’ingresso di Fredy Guarin a cambiare la partita: “Con tutta la stima che ho per il mio toro non credo sia stato lui, da solo, a cambiare la gara. Nel primo tempo avevo costruito un centrocampo con dei giocatori ai quali ho chiesto sacrificio, vedi Nagatomo, vedi Zanetti. Guarin è sicuramente un centrocampista importante, ma credo che con lui l’Inter abbia soprattutto trovato equilibrio“.
In queste prime partite ufficiali, l’Inter ha fatto meglio in trasferta che in casa, ma per il tecnico romano “in nessun caso la gara è stata vinta in contropiede. Uno dei problemi che abbiamo avuto oggi è che non siamo riusciti quasi mai a palleggiare. Bisogna tenere conto che l’essere in dieci ha cambiato l’aspetto anche tattico della gara e credo che il Vaslui abbia visto paradossalmente chiudersi gli spazi proprio quando l’Inter era in inferiorità numerica”.
A tal proposito, nessun dito puntato contro Luca Castellazzi: “Era convinto di prendere la palla quando ha fatto l’intervento, è stato poi bravo Antal. Adesso fare analisi individuali non mi interessa, diciamo che l’errore è di reparto perchè quelle sono distrazioni che paghi. Io vedo la fase di non possesso della mia squadra molto più solida del passato e vedo tanta voglia, tanta grinta, anche da parte del nostro pubblico. Secondo me c’è il giusto spirito per voltare pagina“.
Dopo aver spiegato quanto la partita di questa sera possa avere ripercussioni sul match con la Roma (“ve lo dico domenica sera alle 11”), Stramaccioni sorride nel rivedere il momento dell’esultanza, in tribuna, del presidente Massimo Moratti dopo il gol del pareggio di Guarin: “Allora è stanco pure il presidente (ndr, sorride). A parte gli scherzi, è un buon momento, siamo tutti uniti, c’è voglia, c’è grinta, ma dobbiamo crescere. Sappiamo che le cose non sono tutte in discesa. Domenica ci aspetta una partita importantissima, non decisiva, ma importante”.
Fonte: inter.it
This post was last modified on 31 Agosto 2012 - 12:07