Quello di quest’anno, non era un mercato facile da condurre. Con poche risorse finanziarie e parecchi giocatori dagli ingaggi pesanti da piazzare, Marco Branca e Piero Ausilio hanno dovuto intraprendere una strada tortuosa e difficile da percorrere. Sono stati piazzati altrove elementi in esubero e molto costosi per le casse societarie come Julio Cesar, Lucio, Forlan e Maicon, che hanno permesso di risparmiare parecchio sul monte ingaggi.
Nonostante, tra questi, abbia fatto monetizzare solo la cessione del “Colosso” al Manchester City, non avere più certi ingaggi a bilancio è un vero e proprio toccasana per le casse di corso Vittorio Emanuele. Anche Pazzini, ormai fuori rosa e in possesso di un contratto importante, è stato abilmente inserito nella trattativa che ha portato Antonio Cassano in nerazzurro, incassando anche 7,5 milioni di euro dal Milan. Per non parlare di Castaignos, acquistato per appena un milione di euro e rivenduto a 7 nonostante una stagione deludente.
E poi ci sono gli acquisti, tutti mirati, economici e funzionali al progetto tattico di Andrea Stramaccioni. Handanovic, Silvestre, Alvaro Pereira, Gargano, Mudingayi, Cassano e Palacio, senza dimenticare il rientro di Coutinho e il riscatto del vero colpo del mercato nerazzurro: Fredy Guarin.
Acquisti e cessioni, hanno portato il tecnico romano ad avere una rosa completa e competitiva, avendo due giocatori per ogni ruolo: Handanovic (Castellazzi); Zanetti (Jonathan), Silvestre (Chivu), Ranocchia (Samuel), Pereira (Nagatomo); Guarin (Mudingayi), Gargano (Stankovic), Cambiasso (Obi); Cassano (Coutinho), Sneijder (Alvarez); Milito (Palacio).
Rosa ringiovanita, meno onerosa e completa. Con la possibilità di lanciare qualche giovane di prospettiva come Juan Jesus, Mbaye, Duncan, Livaja, mercato dunque positivo anche se solo il campo dirà la verità. La partenza in extremis di Maicon, infatti, ha lasciato l’amaro in bocca, perchè la sensazione è che l’Inter, con il “Colosso” a disposizione, avrebbe potuto stupire. Il mancato arrivo di un vice-Milito, invece, non preoccupa l’ambiente: con un Palacio così, i tifosi nerazzurri possono dormire sonni tranquilli.
This post was last modified on 7 Settembre 2012 - 02:40