Stramaccioni prosegue poi nell’analisi della gara, spiegando: “Non mi è piaciuto il calo avuto, secondo me l’Inter aveva in mano la partita, eravamo stati quadrati, corti, eravamo anche tornati in campo dopo l’intervallo con il piglio giusto. Poi quella giocata fulminea, quella ripartenza micidiale che ha portato alla loro seconda rete… e così dopo il loro 2-1 loro non è più andata bene. È successo un qualcosa più di psicologico che tecnico. L’infilata centrale del gol è stata una giocata importante di Totti ma anche un errore nostro. E poi non possiamo prendere il gol del 2-1 in casa e subire così tanto psicologicamente. Anche perché tecnicamente era andata bene, l’Inter nel primo tempo aveva avuto un ritmo alto, era stata pericolosa. Cose positive ce ne sono state, ma c’è da lavorare. Nel primo tempo abbiamo attaccato con continuità, eravamo stati solidi, dopo il gol del 2-1 invece…”.
“Non mi piace trovare alibi“, dice poi il tecnico quando gli chiedono quanto abbia pesato sul match di stasera lo sforzo di giovedì in Europa League.
Sull’eventuale rammarico per la cessione di Giampaolo Pazzini, autore ieri di una tripletta con il Milan, Stramaccioni replica: “La situazione era fin troppo chiara, dovevamo puntare su un centravanti e abbiamo puntato su Diego Alberto Milito, il Principe. Loro due non potevano giocare insieme per me e non credo che il valore di Pazzini sia mai stato un mistero. E poi, per avere un cambio, anche per il suo valore, Giampaolo non rispecchiava i progetti della nuova Inter“.
Fonte: inter.it
This post was last modified on 3 Settembre 2012 - 15:33