“Sapevo che avremmo giocato contro una nazionale forte, dura, piena di giocatori rapidi – prosegue il numero 31 nerazzurro -. Devo dire che è stata difficile, anche perché sono stato ammonito. Rischiavo il rosso in qualsiasi momento. Naturale dire che non sia andata bene, ma può capitare e non c’è niente di drammatico. C’è la rabbia, perché volevamo i 6 punti da queste due partite. Ma il calcio è questo, ragazzi. In Sudamerica, i turni eliminatori sono i più difficili al mondo: altezza, freddo, caldo, stadi infiammati”.
In chiusura una battuta sull’annosa questione dei viaggi intercontinentali: “Andremo a Madrid, poi sarò a Milano direttamente per raggiungere l’Inter. Devo dire che sono arrivato a Milano, poi in hotel senza avere ancora casa, poi subito con la nazionale. E sono 25 giorni che non vedo la mia famiglia. Tante cose, ma non le prendo come scuse. Perché quando vai in campo devi essere pronto e professionale, per dare il meglio. A volte va bene e altre meno bene, con l’Uruguay è andata male in queste partite. Ma ricordatevi che nella vita c’è di peggio. Ora, penso a far bene con l’Inter“.
This post was last modified on 16 Maggio 2013 - 01:57