Si riparte con due match decisivi per i nerazzurri

Parlare di “momento della verità” dopo appena due giornate di campionato sembra assurdo. Com’è assurda la situazione in cui è piombata l’Inter dopo la sconfitta interna contro la Roma: subissata di critiche, attaccata dalla stampa, ridicolizzata di fronte al maestro Zeman e via dicendo; tutta una serie di atteggiamenti che hanno ben poco di oggettivo.

Più che al momento della verità, l’Inter dopo la sosta è chiamata a dare una risposta decisa a tutti i suoi detrattori. I due test che seguiranno diranno qualcosa in più sulle future ambizioni di questa squadra. Stramaccioni in questi giorni di riposo ha recuperato quasi tutti gli infortunati, ha fatto lavorare duramente coloro che non sono partiti con le nazionali ed è pronto a dimostrare che con la Roma si è trattato soltanto di un blackout dovuto al fatto che la squadra deve ancora trovare l’amalgama ideale tra vecchi e nuovi.

Il match con il Torino nel posticipo risulterà, in questo senso, fondamentale. L’Inter non deve perdere ulteriore strada dal gruppo di testa ma deve soprattutto dimostrare di aver acquisito quei movimenti necessari al gioco voluto dall’allenatore. Ancora più importante sarà il match casalingo di giovedì contro il Rubin Kazan per bagnare l’esordio nella fase a girone di Europa League con una vittoria e per mettere la qualificazione in discesa, così da vivere più serenamente anche la trasferta di Baku, che arriverà appena tre giorni prima del derby, altro snodo importante della stagione nerazzurra.

Una risposta, dunque, a chi in queste due settimane ha criticato la squadra in ogni là e in ogni dove, ma non solo. L’Inter deve riscattare la deludente stagione passata e non c’è niente di meglio per dare un segnale ai tifosi che rimettersi subito sui binari giusti.

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