Dopo la sosta per le nazionali, l’Inter riparte dalla trasferta di Torino ma, soprattutto, da Wesley Sneijder. L’olandese è il più pagato della Serie A insieme a Gianluigi Buffon e, per tenerlo in rosa, l’Inter ha fatto un sacrificio importante. Il nuovo progetto nerazzurro ha lui come leader tecnico che, ora come non mai, dovrà dimenticare il rendimento altalenante delle ultime due stagioni e caricarsi sulle spalle la squadra. L’ex Real Madrid e Ajax, potrà essere l’ago della bilancia della stagione interista.
Impegnato con la nazionale olandese, Sneijder è stato protagonista della gara contro l’Ungheria, dove è risultato decisivo per l’assist sfornato per il gol di Indi e per altre giocate degne di nota, come la traversa colpita da 30 metri. Da vero capitano, Wes ha trascinato i suoi con carisma e classe: “E’ un onore per me, ho soltanto 28 anni – spiega -. Siamo un bel gruppo, i giovani si stanno integrando bene e sono sicuro che possiamo andare lontano“.
Stesso discorso, vale in chiave nerazzurra: “Io capitano dell’Inter? Eh, magari… Ma tanto Zanetti giocherà fino a sessant’anni, quindi sarebbero aspirazioni inutili”. Insomma, la voglia di essere protagonista anche con la maglia dell’Inter non manca di certo e, già a partire dalla trasferta di Torino che vedrà i nerazzurri impegnati contro i granata di Ventura, Wesley dovrà continuare con questa volontà e questo carisma.
Stramaccioni ha costruito la sua idea di gioco intorno alla classe di Wes, indipendentemente dal modulo che adotterà di partita in partita. L’olandese, da parte sua, ha anche il vantaggio di saper ricoprire più ruoli anche se, è noto, preferisce agire alle spalle di due punte. Del terzetto avanzato, l’unico certo di scendere sempre in campo, compatibilmente con il suo stato di forma, è proprio lui.
Sneijder si adatta alla perfezione con Milito e Palacio, mentre per quanto riguarda la convivenza con Cassano, Coutinho e Alvarez, il discorso sarebbe diverso. Infatti, con questi si dividerebbe la trequarti. Ma per un olandese volante così, non sarà questo a impedirgli di essere il protagonista assoluto di questa Inter.