Strama: “Difficoltà a San Siro? Solo un caso. Contro di noi critiche premeditate. Ranocchia e Juan…”

Domani, alle ore 21.05, l’Inter affronterà il Rubin Kazan allo stadio “Giuseppe Meazza” nella prima gara della fase a gironi dell’Europa League 2012/13.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Sul nuovo manto del “Meazza” nè Inter nè Milan sono ancora riuscite a vincere…

“Non c’è nessuna connessione seria fra i nostri risultati e il nuovo campo. Riflettevo sul fatto che l’anno scorso le abbiamo vinte tutte in casa. Speriamo domani sia la volta buona per tornare al successo”.

Cosa ti ha dato più fastidio delle polemiche post-Torino?

“Non ho niente contro la locuzione ‘provinciale’. Mi ha dato fastidio la permeditazione del taglio che si voleva dare alla vittoria dell’Inter a Torino. Per noi era una partita difficile, contro una delle squadre più in forma, abbiamo interpretato la partita con un pressing altissimo, tenendo il 61% del possesso palla e inserendo un giocatore offensivo nei minuti finali per chiudere il match. Ho visto una premeditazione che andava oltre il commento tecnico-tattico”.

Juan Jesus ha sorpreso un po’ anche te?

“Sì, onestamente pensavo andasse un pochino peggio (sorride, ndr). Ovviamente nella nostra vittoria è stata fondamentale l’interpretazione dei due difensori centrali. Andrea per noi è una certezza, Juan era alla sua prima vera partita importante, anche se molti dimenticano che aveva fatto bene anche contro il Vaslui. Faccio i complimenti a entrambi”.

L’Inter è la squadra con più abbonati in Serie A. Sembra che i tifosi abbiano sposato il nuovo progetto, quanto c’è di tuo in questo?

“Non penso sia un merito mio. Posso solo dire che, da quando sono arrivato qui, i tifosi ci sono sempre stati vicini. Fare così tanti abbonati dopo una stagione difficile è un segnale importante e possiamo solo dire grazie ai nostri tifosi”.

In campionato abbiamo visto tre Inter diverse. Che direzione prenderà la squadra in futuro?

“L’interpretazione che è uscita un po’ dal seminato è quella di Torino. Nelle altre gare l’impostazione era molto simile. Nessuno però ha considerato che all’Olimpico avevamo giocatori indisponibili o a mezzo servizio. Ad esempio Palacio non era in condizione di giocare e non vi nascondo che avrebbe potuto fare il ruolo di Alvarez. L’importante è che non venga meno l’idea di gioco dell’Inter. Vogliamo avere sempre il controllo della partita”.

Come mai Palacio non è tra i convocati?

“E’ un po’ la nostra brutta notizia perchè in un momento in cui stanno recuperando tutti, lui non è ancora riuscito a risolvere il problema avuto con la nazionale. Abbiamo deciso insieme al medico di non rischiarlo perchè per noi è troppo importante”.

Vista la prestazione di Juan cercherai di dare fiducia alla coppia con Ranocchia?

“Non mettiamogli pressione. Sicuramente il reparto difensivo è quello in cui è più importante creare un affiatamento. Ma ho tanti giocatori con caratteristiche diverse. Ovviamente Juan e Andrea rappresentano due grandi prospetti per la società”.

Firmeresti per prendere ancora sette gol all’esordio e poi alzare la coppa?

“Non penso che prendendo sette gol domani arriverei a fine stagione… (sorride, ndr)

Ci presenti un po’ il Rubin?

“E’ la squadra più attrezzata del nostro girone. Hanno un allenatore importante, che io stimo molto. In rosa ci sono ancora cinque giocatori della squadra che giocò contro l’Inter nel 2010. Ho guardato anche quelle due partite perchè l’ossatura è rimasta la stessa. Sarà una partita difficile, quindi dobbiamo tenere alta la concentrazione”.

Palacio ha avuto una ricaduta?

“No, non presenta una lesione muscolare. A Torino ha fatto una prova, che non è andata male, ma non ci ha dato garanzie. Arrivati alla vigilia di questa gara, ragionando sul fatto che all’Inter per fortuna nessuno è insostituibile, abbiamo preferito non rischiarlo. La speranza è di recuperarlo per la partita contro il Siena”.

Ti toglie una possibilità di turn-over?

“Sicuramente, ma conto comunque di far riposare qualcuno, anche perchè il calendario ci costringe a scendere in campo ogni tre giorni”.

Le grandi squadre di solito costruiscono le proprie fortune in casa. Sei preoccupato di questi risultati?

“L’ho già detto, a me ha dato fastidio solo la sconfitta contro la Roma. L’anno scorso le avevamo vinte tutte, anche in situazioni di organico un po’ più complicate. Vogliamo assolutamente tornare a vincere, ma dobbiamo far parlare il campo”.

Hai un messaggio per Stankovic? E’ ancora nei piani dell’Inter?

“Si sta operando proprio perchè è nei piani dell’Inter. I messaggi glieli ho dati di persona. Pubblicamente dico solo che lo aspettiamo perchè per noi è un giocatore importante, in campo e fuori”.

Gli scommettitori danno l’Inter tra le favoritissime in Europa League…

“Rientra nell’ordine delle cose perchè siamo la testa di serie numero uno dell’Europa League. E’ una competizione particolare, soprattutto per il giorno in cui si gioca. Sicuramente è avvantaggiata una squadra che ha impegni meno importanti in campionato. L’anno scorso il Manchester City era impegnato in una lotta all’ultimo punto con lo United ed è stato eliminato dallo Sporting Lisbona. In ogni caso noi andremo in campo per vincere, poi vedremo cosa succederà”.

E’ un caso che l’Inter in casa abbia sempre subito gol in casa e mai lontano da San Siro?

“Avremmo bisogno di qualche caso in più, perchè come ho detto le prime due gare casalinghe erano legate al risultato dell’andata. Sicuramente fuori casa abbiamo tenuto una concentrazione più alta, ma aspettiamo un attimino prima di cercare un denominatore comune tra le partite giocate a San Siro”.

Cosa dici ai ragazzi della Primavera che oggi inizieranno la loro avventura nella Next Generation Series?

“E’ una competizione lungimirante, che sta suscitando grande interesse nel pubblico e che permette ai ragazzi di fare esperienza. Auguro a Bernazzani di prendere meno gol di me all’esordio (sorride, ndr)“.

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