“Sappiamo quali sono i nostri problemi – prosegue il mister – e lo sapevamo anche prima di questa partita. Nel primo tempo eravamo riusciti a concedere qualcosa solo su palla inattiva, mentre nella ripresa ci hanno fatto male con una ripartenza bruciante, anche se eravamo schierati. E’ il momento di metterci la faccia e di rimanere uniti. Ho grande fiducia nel mio lavoro e in quello dei ragazzi. Non dobbiamo mollare un centimetro e anzi sfruttare questa sconfitta per tirare fuori qualcosa che non abbiamo trovato, magari cambiando qualcosa”.
Sulla scelta di due terzini molto offensivi nella formazione iniziale, come Nagatomo e Pereira, il tecnico nerazzurro spiega: “Stiamo provando a sostenere sul campo un assetto abbastanza offensivo, con tre giocatori d’attacco. Ovviamente inserendo terzini di spinta, rischiamo di pagare in zona centrale. Dobbiamo lavorare su questo aspetto“.
A chi gli chiede se l’assetto di Torino sia il compromesso migliore per garantire più equilibrio, Stramaccioni risponde: “Credo che l’Inter debba stare in campo con tre giocatori offensivi. A Torino erano mancati per problemi fisici. Nel momento in cui i nostri avversari ripartono soffriamo un po’ troppo centralmente, ma se avessimo segnato nel primo tempo sarebbe cambiato tutto. Qualcosa sicuramente va rivisto, ma fino al gol di Vergassola il Siena era stato pericoloso solo su calcio d’angolo. Abbiamo cambiato tanto e il mio compito è quello di trovare un nuovo equilibrio. Ho in rosa Sneijder, Cassano, Coutinho, Alvarez, Palacio, Milito e prima di lasciarli fuori voglio provarci“.
In chiusura una battuta sui fischi di San Siro: “Non mi stupisce, abbiamo perso in casa ed è giusto che i tifosi esprimano la loro amarezza. Ma non è il momento di creare polemiche, sta nascendo un progetto nuovo e stiamo cercando di lavorare nel miglior modo possibile”.
This post was last modified on 16 Maggio 2013 - 01:57