Pugni, calci, testate, entrate da codice penale. Il campionario di scorrettezze di Bedoya, soprannominato “el Gladiador”, è piuttosto ampio, tanto che la popolare emittente colombiana Caracol lo ha etichettato come il giocatore più violento nella storia del calcio. “Mi spiace per quello che ho fatto, la cosa più difficile è stato spiegarlo a mia figlia. Non vorrei essere ricordato solo per le mie espulsioni”, si è augurato Bedoya, vincitore di una Coppa America (2001), mentre in sovrimpressione scorrevano impietose le immagini di repertorio dei suoi colpi proibiti. La sequenza della ginocchiata rifilata alla nuca di un avversario nel 2003 (ai tempi del Deportivo Cali), e quelle della testata accompagnata da un gancio allo stomaco di un difensore avversario nel 2005 (con la Atletico Nacional) hanno avuto più impatto dei suoi tentativi di rifiutare la scomoda etichetta di violento.
Fonte: gazzetta.it
This post was last modified on 28 Settembre 2012 - 14:02