Se Pep rappresenta il primo di questi nuovi baby-allenatori, Montella e Stramaccioni non sono altro che la conseguenza di questo cambio di rotta. E’ un nuovo modo di fare calcio da parte delle società, che scommettono su allenatori giovani e preparati, come i due tecnici che si affronteranno domenica sera.
Montella e Stramaccioni hanno molto in comune. Non solo la gavetta che li ha portati dalle giovanili a compiere il grande salto nel giro di poco tempo, ma anche la duttilità tattica che contraddistingue il loro credo calcistico. Adattare moduli e gioco all’avversario e ai giocatori a disposizione; anche nella partita di domani, curiosamente, si affideranno allo stesso modulo, quel 3-5-2 che non è proprio il loro marchio di fabbrica.
Tra i due c’è grande stima. Un rapporto nato nelle giovanili della Roma. L’interista ha cominciato la sua gavetta nel 2005 (Esordienti, Giovanissimi, poi Allievi Nazionali); Vincenzo, dopo il ritiro, è passato sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali. Due stagioni con i ragazzi giallorossi prima di passare in prima squadra (al posto di Ranieri, così come Stramaccioni). Un anno di esperienza in più tra i professionisti per Montella, che ha guidato il Catania nella scorsa stagione; il tecnico viola, agevolato da un ambiente libero dalle pressioni dei risultati, sembra più avanti nella costruzione di gioco, ma l’Inter può contare su una classifica migliore nonostante un avvio altalenante.
Domani sarà fondamentale per capire anche le ambizioni delle due squadre per il prosieguo del campionato. Montella e Stramaccioni, che Next Generation Mister sia.
Gaetano Mango
(Twitter: @nimango)
This post was last modified on 16 Maggio 2013 - 01:55