La colpa del crollo del calcio italiano nel ranking Uefa è stata da sempre attribuita alle squadre che, nel corso degli anni, hanno snobbato la partecipazione all’Europa League. Da quando è nata la nuova competizione continentale, che ha preso il posto della vecchia coppa Uefa, sono molti i club importanti della Serie A che vi hanno preso parte senza lasciare traccia del loro passaggio.
Il motivo è facilmente riconducibile alle difficoltà che si incontrano nel gestire le energie del gruppo dovendo scendere in campo a distanza di poche ore (e spesso a distanza di parecchi chilometri) nell’arco di una stessa settimana, con il rischio di compromettere il proprio cammino su tutti i fronti. Per questo, in Europa, gli allenatori preferiscono schierare quasi sempre le seconde linee, consapevoli del fatto che un’eliminazione avrebbe comunque meno conseguenze di un brutto risultato in campionato.
Di questo problema è pienamente consapevole l’Inter, che quest’anno, dopo dieci stagioni di Champions, deve affrontare il purgatorio dell‘Europa League. Un purgatorio reso ancora più amaro dalla spietatezza del calendario, che ha costretto i nerazzurri ad affrontare una trasferta di oltre 3300 chilometri (circa 5 ore di volo, ndr) tre giorni prima di un derby importantissimo.
Una vittoria contro il Milan, infatti, consentirebbe alla squadra di Stramaccioni di confermare il dominio cittadino, lasciando i cugini nei bassifondi della classifica (con un distacco di otto punti dopo sette giornate di campionato), e rimanere agganciata al gruppo di testa. Il mister ha cercato di limitare i danni lasciando a Milano giocatori fondamentali come Samuel, Zanetti, Cassano e Milito, ma la trasferta di Baku non consentirà comunque di preparare il derby di domenica sera come avrebbe voluto il tecnico nerazzurro.
Con un solo vero giorno (sabato, ndr) a disposizione per chiarirsi le idee in vista del posticipo, Zanetti e compagni dovranno fare uno sforzo supplementare per inseguire un successo che, al di là di tutte le questioni legate alla rivalità cittadina, darebbe ancora più forza a un progetto che sembra finalmente sul punto di decollare.