La scorsa estate, la dirigenza nerazzurra, dopo la partenza in prestito di Samuele Longo all’Espanyol e il mancato arrivo di un attaccante di scorta, ha deciso di puntare su di lui per completare il pacchetto avanzato della squadra. Stiamo parlando di Marko Livaja, giovane attaccante croato classe 1993.
Nella precedente stagione, con la Primavera ha disputato una grande annata contribuendo anche in maniera decisiva alla conquista della Next Generation Series. In tutta la stagione, Marko ha dimostrato di essere un attaccante completo, capace di ricoprire più ruoli. L’Inter ha deciso di puntare su di lui come possibile vice-Milito, chiudendo il mercato attaccanti in entrata con l’arrivo dei soli Palacio e Cassano, oltre al rientro dal prestito di Coutinho.
Il 2 agosto, Livaja ha esordito con i grandi nel terzo turno preliminare di Europa League nella vittoria per 3-0 contro l’Hajduk Spalato, mentre il 26 agosto ha fatto la sua prima apparizione in campionato con la maglia dell’Inter nella gara vinta fuori casa per 0-3 contro il Pescara. Il 20 settembre, nella partita di Europa League contro il Rubin Kazan, dove è partito da titolare, è anche arrivato il suo primo gol con un perentorio colpo di testa.
Complice l’infortunio di Palacio e l’ampio turnover operato da Strama in vista del derby, che ha tenuto fuori anche Milito, ecco che per il giovane attaccante si presenta un’altra occasione dal primo minuto. Infatti, contro il Neftçi, Marko scenderà in campo affiancato da Coutinho, andando a formare una coppia d’attacco giovane e forte tecnicamente.
Stramaccioni ha riposto nel ragazzo grande fiducia e, anche se probabilmente a fine anno verrà mandato in prestito per accumulare esperienza, nel corso di questa stagione avrà le sue occasioni, come quella di stasera in cui il giocatore avrà l’opportunità di dimostrare tutto il suo valore. Contro l’Hajduk, Marko venne bersagliato dai fischi dei croati, perché in patria era considerato un predestinato e i tifosi non hanno perdonato la sua partenza. Lui però, decise di venire all’Inter per passare da predestinato a campione.
Gaetano Mango
(Twitter: @nimango)