In occasione dello Youth Development Central for the Future of Club Football tentuosi allo stadio “Emirates” di Londra e organizzato dall’Eca (European Club Association, l’ex G-14) per discutere di alcuni casi specifici legati alla crescita dei vivai del Vecchio Continente, l’Inter è stata chiamata a raccontare il suo esempio di gestione del settore giovanile, indicato tra i modelli più importanti da seguire insieme a quelli di Ajax e Dinamo Zagabria.
Un riconoscimento importante per il lavoro dell’ex amministratore delegato nerazzurro Ernesto Paolillo, del direttore del settore giovanile Roberto Samaden e del responsabile dell’area ricerca e selezione Pierluigi Casiraghi, che negli ultimi anni hanno costruito una macchina perfetta, capace di ottenere successi importanti e di crescere piccoli campioni in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonisti anche nel calcio professionistico.
“Quello dell’Eca è stato un riconoscimento al lavoro fatto in questi anni – ha spiegato Paolillo –. Il nostro è un modello rodato che grazie alla sua organizzazione e allo scouting mirato ha raggiunto grandi risultati. Visto come viene ammirato da tanti club europei, spero che questa modello non venga cambiato in futuro. I cambiamenti portano solo danni”.