Altro giro, altra corsa. Ancora un successo in trasferta per l’Inter, sicuramente il più convincente dai tempi dell’esordio a Pescara. Priva dei suoi uomini di maggiore fantasia, la camaleontica Inter di Stramaccioni riesce a trovare la quadratura del cerchio grazie alla difesa ormai rodata, una mediana battagliera e due professori del calcio come Milito e Palacio saliti in cattedra ad insegnare attacco.
Al di fuori di ogni schema e, soprattutto, di ogni logica il curioso caso di Esteban Cambiasso, che, come Benjamin Button, sembra ringiovanire col passare degli anni. Un gol di pregevole fattura, oltre all’ormai consueto assist, a suggellare l’ennesimo saccheggio vincente dei predoni nerazzurri. E’ una metafora, meglio chiarirlo. Con i tempi che corrono non vorremmo offendere chi il predone lo fa di mestiere da anni.
Complice il forfait all’ultimo minuto di Cassano, Stramaccioni sceglie un assetto decisamente prudente coi tre mediani a guidare il centrocampo: scelta inevitabile sul difficile campo di una squadra ricca di qualità in avanti e ben messa in campo da uno dei migliori allenatori della A. Solo complimenti per un Bologna che, nonostante la meritata sconfitta, ha ben figurato e per il lavoro tattico di Pioli, che invitiamo a scegliere collaboratori leggermente più “civili”. La solita grande prestazione di Ranocchia, Samuel e Juan Jesus non si è limitata alla solita fase difensiva ai limiti della perfezione con uno dei tre, stavolta l’italiano, ancora una volta decisivo anche in zona gol.
Il brasiliano, squalificato per la gara con la Sampdoria, sarà sicuramente in campo a Torino contro la Juve. Non si può dire lo stesso di Ranocchia, diffidato e quindi a rischio di un pesantissimo giallo infrasettimanale. Ma la partita con la Juventus non deve condizionare una stagione. Non cadiamo nella trappola mediatica che trasformerà quella che è appena cominciata nella settimana del “big match”, che tale non è. Troppa distanza in questo momento tra le rose delle due squadre per poter pensare a una corsa sulla capolista. Troppo importanti i tre punti in palio contro la Sampdoria per poter pensare a un turnover di cui questa squadra non ha bisogno. Meglio l’uovo oggi per guadagnarne in entusiasmo domani. E’ la fiducia in se stessi la vera arma di questa squadra. Perché minarla nel momento migliore?
Giovanni Cassese
(Twitter: @vannicassese)