Ci sono alcune partite che, storicamente, stuzzicano la memoria dei tifosi. Squadre che, quando affrontate, rievocano precedenti affascinanti ed emozionanti, anche se il blasone non è dei più prestigiosi.
In queste parole, si rispecchiano sicuramente i match tra Inter e Sampdoria, sempre ricchi di gol e di colpi di scena.
Per i tifosi nerazzurri, quella con la squadra blucerchiata riporta indietro nel tempo ad almeno tre episodi che sono rimasti indelebili nei loro cuori.
9 gennaio 2005, stadio Giuseppe Meazza. Questa data, probabilmente, non dirà niente ai più. Però, rappresenta forse una delle domeniche più pazze ed emozionanti degli ultimi anni interisti. Sotto la guida di Roberto Mancini, Adriano e compagni, in svantaggio 2-0 fino a pochi minuti dal triplice fischio di Bertini, all’ 87′, cominciano una furiosa rimonta innescata dal gol di Obafemi Martins che mette la palla nell’angolino basso alla sinistra di Antonioli: 1-2. E’ lo stesso Martins a crederci fino in fondo su una palla vagante vicino alla linea di fondo. Forse usa le maniere forti su un difensore ma, comunque, riesce a rimettere al centro in acrobazia. Tutti fermi e Vieri la butta dentro.
A questo punto i blucerchiati non ci sono più con la testa e la nemesi si abbatte su di loro. La vendetta del Mancio porta il nome di Alvaro Recoba, il quale dimostra grande professionalità e attaccamento alla maglia: tremenda sberla bassa dal limite dell’area e palla nell’angolo destro di Antonioli. Vince l’Inter 3-2 in un San Siro elettrizzante.
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Altra data, altri ricordi: 30 agosto 2008. E’ l’inizio di una delle ere più vincenti della storia interista, ovvero quella targata Josè Mourinho. A Marassi, l’Inter scende in campo per l’esordio in campionato con uno Zlatan Ibrahimovic protagonista del match. Lo svedese, al 33′, sblocca il risultato, ma Delvecchio riacciuffa il pari nella ripresa. E’ l’origine della scalata nerazzurra, che culminerà nel maggio dell’anno successivo con la conquista di tutto quello che c’era da conquistare.
Poi, la leggendaria partita delle “manette”. Era il 20 febbraio 2010 con l’Inter in piena corsa su tutti i fronti. Nel convulso finale di primo tempo di Inter-Sampdoria, l’allenatore nerazzurro Josè Mourinho incrociava i polsi a favore delle telecamere mimando le manette dopo che l’arbitro aveva espulso Samuel e ammonito Cordoba per la seconda volta lasciando i suoi in nove. I nerazzurri riuscirono ugualmente a strappare un pari nonostante la doppia inferiorità numerica, grazie ad un cuore e una grinta che solo poche squadre possono vantare. Chissà che anche questa volta, la sfida tra Inter e Sampdoria non possa regalare qualcosa di memorabile.