“Per quel che riguarda noi, posso dire che ero fiducioso e speravo per l’Inter una realtà più simile a quella attuale. – continua il Cuchu – Venivamo da un anno molto negativo e all’inizio di questa stagione ci siamo detti che non volevamo ripeterlo. La cosa importante è stato capire gli errori commessi e correggerci“.
Si può già parlare di scudetto per questa Inter?: “È senz’altro troppo presto. Al di là di quello che accadrà sabato mancano ancora tantissime giornate e non credo che 90 minuti adesso possano essere determinanti nella lotta scudetto. Per noi quello che è importante è aver preso 5 punti dalla quarta in classifica“.
Prove da leader non solo nelle ultime partite per il centrocampista argentino: “L’unico segreto è che, se la squadra fa bene, sono più portato anch’io a fare altrettanto. Il calcio è un gioco di squadra, non c’è nessun fenomeno. Le critiche che venivano fatte a me o a Zanetti, quando ci definivano intoccabili, erano del tutto infondate. Io sono qui da nove anni e non mi sembra di aver fatto male”.
Qual è la formula vincente di questa Inter?: “Il segreto è avere giocatori bravi, allenatori bravi e dirigenti che lavorano bene. L’età conta poco. Stramaccioni? Non mi stupisce, lui è convinto delle sue idee e io non credo ai discorsi nati attorno alla sua giovane età. Se uno è bravo, lo è indipendentemente dall’età. Io allenatore? Non so che sarà del mio futuro, adesso sono contento di quello che faccio“.
This post was last modified on 2 Novembre 2012 - 15:07